Ha ragione Simon. E' impensabile vincere una Coppa quando non si è in grado MAI di imporsi al di fuori del proprio stadio (salvo un contropiede solitario di Birindelli).
E' OVVIO che poi, quando vai a giocarti la finale fuori dal tuo Paese, in un Old Trafford, in un Amsterdam ArenA, ai tuoi giocatori iniziano a tremare le gambe innanzi agli sguardi glaciali di un Dida, di un Seedorf, di un Gattuso, di un Shevchenko, di un Gullit, di un Rijkaard, di un Maldini, di un Van Basten.
Riuscire a dare il massimo, il 100%, anche contro Empoli, Bari e Reggina per 34 giornate di Campionato, non significa automaticamente avere attributi più grossi degli altri, né tantomeno essere più capaci di tirarli fuori al momento decisivo (specie in stadi che non sono proprio il Cibali, il Friuli o il Franchi).
Il Milan perde in casa con l'Empoli, le prende a Brescia, a Chievo, a Perugia, ma poi, nell'arco di tutta la stagione, di sfide cazzute ne ha sbagliata UNA: l'1-2 al Delle Alpi, in Novembre.
Per il resto, vittorie a raffica in Champions, indifferentemente che si fosse al Meazza o all'OlympiaStadion: pronti, via, ammazzati entrambi i gironi. Schiantati Superdepor, Bayern, Real, Borussia con la stessa facilità con cui la Juve espugna Piacenza ed Empoli (dove invece il Milan fatica o spesso le prende). Fianle di Coppa Italia, stadio Olimpico: 1-0 a fine primo tempo per la Roma. Si rientra in campo, pronti, via, entrano i campioni e piazzano 4 peri alle palle di Pelizzoli (doppietta di Serginho, goal di Ambrosini e Shevchenko, tutti uno più bello dell'altro).
Così domani sera, la Roma potrà vincere 3-0 nello stadio di un Milan appagato dalla sesta Coppa dei Campioni, ma ugualmente la Coppa Italia sarà alzata da Paolo Maldini.
E il prossimo anno, il Milan parteciperà alla bellezza di sei competizioni.
I campionati li vincono le squadre solide e che non mollano mai.
Ma le Coppe, quelle le vincono i grandi giocatori...
E io, con i 27 scudetti + 2 Coppe Campioni della Juve, non cambierei mai i 16 scudetti + 6 Coppe Campioni del Milan.