God of War, riflessioni generali, qua si procede, gioco solido.
Davvero ben scritto, inaspettatamente ben architettato, anche l'inclusione di
un terzo personaggio, beh, o meglio parte di esso, fa prendere punti, perché con "Boy" e il musone di Kratos non avrei resistito fino alla fine. Nemmeno se mi avesse raccontato tutte le favole dei Grimm, ad ogni giro in barca.
Invece l'arrivo di Mimir aiuta, alleggerisce il tono, fornisce ulteriori dettagli, ci sta.
È stato empiricamente provato poi, che una testa aiuta.
Alcune cutscene sono inaspettatamente belle, cinematograficamente convincenti, e anche molto moderne, certi scorci, come
il Gigante nel freddo, Timur? Tobor? P'dor?
Sono indimenticabili.
Alcuni passaggi sono ispirati e tutto sommato profondi, se si pensa a cosa giocavano prima, una scena in particolare mi ha colpito, guardando nel dettaglio queste cose: assistiamo alla scena in cui
un elfo oscuro giustizia un elfo della luce, che si è arreso.
Il ragazzo ribadirà il fatto che l'elfo della luce "si era arreso", rappresentando proprio l'opinione comune in cui si incorre quando si assiste a scene come questa: perché così tanta violenza? Non poteva catturarlo?
Nell'atto finale del gesto propendiamo segretamente per la vittima, tra l'altro da notare la dualità consistente, ovvero uomo--->elfo oppressore e donna--->elfa oppressa, non certo gettato a caso.
Solidarizziamo con le elfe e odiamo i carnefici, sulle prime (un po' lazy vedere 10,000 cadaveri sempre nelle stesse pose btw)
Kratos però, commenta spiegando che abbiamo visto solo l'atto finale di quella che è una feroce guerra e che giudicare esternamente, senza conoscere, può essere pericoloso e fuorviante. C'è razionalità in queste parole, e una scrittura attenta, che valorizza ogni scambio.
La guerra non è fatta di giusti e di ingiusti ma di atti, poi ritrattati, negoziati, criminalizzati, reinterpretati.
In soldoni Atreus è la voce del popolo, che si scandalizza alle immagini che una guerra porta, Kratos, il nuovo Kratos è più razionale e maturo, invita a fare questo tipo di considerazioni solo quando si ha il quadro completo della vicenda. Specialmente in un gioco che coinvolge proprio popoli in guerra.
Brividi quando il figlio chiede a Kratos del suo passato.
Diciamo che anche questa idea di tener celata la sua natura divina è piuttosto epica, anche se, stando alla dissonanza narrativa, Kratos non può conservare la sua natura divina che gli permette di rigenerare le sue ferite (primo scontro con Baldur) e poi morire con due spadate. Insomma cozza. Anche i due figli di Thor sono stati un boss un po' bergamotto
dei pomodori da strizzare.
Peccato, qua ci voleva qualche scena epica, ma forse c'è tempo.
Ho appena recuperato
, ma è impossibile non fare backtracking.