io ritengo che accettando la premessa che la sarkeesian sia sostanzialmente un'attivista e non una ricercatrice, renda quello che fa più comprensibile, la pretesa di metodo e di scientificità della sua analisi lascia invece piuttosto perplessi visto che è un discorso a tesi in cui da una premessa vera (l'esistenza del sessismo) si giunge ad una lunga serie di conclusioni false o indimostrabili.
Poi sará il mio maschilismo ma la societá che immaginano queste attiviste mi spaventa un pò piena di parole che non si possono dire, immagini da biasimare e censurare e colori da non utilizzare, mah...