Finito in circa 3 ore e sono ora nella mia seconda tornata al livello di difficoltà intermedio (la prima volta è disponibile solo il livello Normal).
Premetto con un'avvertenza per chi lo dovesse giocare, per non incappare nel mio stesso errore (si, sono un cretino). Se mai doveste trovarvi davanti la schermata di Game Over, scegliete sempre Continue. Quando mi è successo la prima volta ho declinato dal continuare, pensando che mi avrebbe semplicemente fatto ricominciare la missione, ma in realtà la partita è finita all'istante, nonostante fossi praticamente a due-tre missioni dalla fine, il mio punteggio è stato registrato nella leaderboard è mi ha fatto ricominciare dal primo livello.
Insomma, se non sapete quel che fate, scegliete "Continue".
Ciò detto, passiamo prima alle magagne, perché ce ne sono.
Innanzitutto nell'inquadrare il titolo. E' si uno stealth game ma nell'accessione "aggressiva" del termine. Aggirare un nemico e lasciarlo indisturbato è controproducente (nonché spesso impossibile) per quanto concerne il punteggio e quindi la ricompensa in denaro rispetto all'ucciderlo.
Non è uno stealth game in cui l'obiettivo è procedere da punto A a B magari raccogliendo l'oggetto C per strada e farlo discretamente, ma si è fortemente incentivati ad uccidere chiunque sulla propria strada. Farlo in maniera stealth è consigliabile, ma non strettamente necessario.
Questo da un certo punto di vista è un bene, perché lo stealth-game CounterSpy non funziona benissimo.
Non solo per le magagne dell'IA nemico alle quali si accennava, ma perché il gioco non è bilanciato con la cura che il genere necessita, e vi sono problemi che in un altro titolo sarebbero imperdonabili.
Per esempio, la visuale limitata. Il gioco si svolge perlopiù su un piano 2D, tranne nelle fasi TPS. Ora, la visuale a scorrimento non può essere aggiustata in nessun modo, né in verticale né in orizzontale, il che significa che spesso non si ha un'idea chiara del cosa stia facendo un nemico al piano di sotto o sullo stesso piano ma dieci metri più avanti. Il gioco cerca di rimediare con delle icone a schermo che indicano l'orientamento dei nemici, ma non fanno che alleviare il problema, senza risolverlo.
Anzi, questo problema è reso più acuto da una decisa inconsistenza nelle capacità visive dei nemici. Può succedere di venire scorti da un nemico a tot metri, ma non da un nemico più vicino di un paio di metri. Tutto ciò è assolutamente imperdonabile in un genere in cui è essenziale avere mezzi adeguati per conoscere posizione e natura dei nemici e poterli studiare.
CounterSpy commette inoltre il peccato capitale per uno stealth game di mettere il giocatore in situazioni in cui è impossibile non venire scoperti. Si entra ad esempio in una certa stanza, senza aver nessun modo di sapere cosa aspetta dietro la porta, e spesso quello che aspetta sono un paio di guardie con lo sguardo rivolto proprio verso il giocatore, nemici che provvedono quindi ad allertarne altri cinque.
Simili problemi colpiscono le parti TPS. Quando si è ancora in fase Stealth, il gioco si aspetta che usando armi silenziate si ripulisca una stanza da 3-6 nemici all'ignaro di tutto, studiando il momento giusto per headshottare questo o l'altro in maniera tale da non destare sospetti. Ora, questo è quasi sempre impossibile, sia per la disposizione casuale dei nemici che significa che non sempre tale finestra di opportunità esiste, sia per le magagne dell'IA summenzionate.
Quando invece le sparatorie diventano a viso aperto, ed è quasi certo che prima o poi succederà, si assiste allo spettacolo imbarazzante di nemici che sbagliano mira col lanciagranate e sparano ad un gruppo di commilitoni, che ogni tanto non riescono a prendere copertura, o che in generale hanno comportamenti del tutto cretini.
Eppure, nonostante tutto ciò, e una volta assimilato che CounterSpy non è e non vuole essere una versione spionistica ed in salsa Guerra Fredda dell'elegante Mark of The Ninja, è un titolo assolutamente fantastico. Lo stealth è elementare e spesso rotto, ma dannatamente soddisfacente grazie anche al buon numero di armi ed opzioni messe a disposizione allo scopo. Spesso si ha l'impressione di trovarsi di fronte ad un puzzle, in cui bisogna capire come ripulire una certa stanza nel modo più discreto possibile e senza interrompere la sequenza di uccisioni stealth. In questo contribuisce molto il punteggio, non solo per la questione leaderboard, ma anche per il modo in cui il gioco sfrutta questa componente, proponendo come "rivale" in una specifica missione un giocatore di cui bisogna battere il punteggio, e premiando l'eventuale riuscita con ulteriori opportunità di ricompense.
Ho detto più su che CounterSpy non rende assolutamente necessario lo stealth, ma ciò non significa che non lo incentivi. Anche a livello di difficoltà iniziale i nemici fanno una discreta quantità di danni, e sopratutto, guadagnano ulteriori vantaggi man mano che si fanno più missioni (come ad esempio armi più potenti o elmetti per inibire gli headshot). Essere scoperti significa inoltre dare l'opportunità ai nemici di alzare il livello di guardia complessivo dell'intera fazione, cosa che oltre una certa soglia porta al Game Oveer. E non ultima, la soddisfazione del lavoro ben fatto, che il gioco rende molto bene.
Il level-design "casuale" significa una discreta varietà di ambienti e di situazioni, ma onestamente questa si va a perdere dopo un pò. E' abbastanza evidente che i singoli "pezzi" con cui il gioco costruisce i suoi livelli non sono tantissimi, e la cosa si nota. Ciò detto, non perdono di gradevolezza. E pur nella loro semplicità, sanno spesso offrire approcci alternativi, e spesso nascondono bonus e collectibles per il giocatore più attento.
Ultima menzione per lo stile del gioco. La sua rilettura parodistica della Guerra Fredda è leggera e gradevole senza scadere nel banale, e ha anzi una certa insospettabile profondità.
Non sono mai stato molto attratto dagli stilemi bondiani, ma vengono qui molto ben azzeccati, sopratutto in termini di colonna sonora ed iconografia.
Insomma, per me uno sleeper-hit. Non avevo particolarmente seguito il gioco, e le recensioni erano alquanto tiepidine, ma dopo aver visto un video dimostrativo di GiantBomb e letto alcune recensioni lo ho preso d'impulso e non me ne sono pentito un attimo, nonostante i suddetti difetti, che in qualsiasi altro titolo mi avrebbero fatto storcere il naso.
Consigliatissimo.