Arrivata al capitolo 2.
Allora, il respiro dell'opera sembra incredibile e poi c'è proprio l'aria di kolossal del videogioco. Se mantiene quello che promette qui ci troviamo di fronte all'esperienza definitiva della generazione.
Dico quello che mi ha convinta poco:
- Per me un open world deve partire con quel senso di stupore e libertà del primo uomo sulla luna. Devo andare in giro a vedere e zompettare. Fare un prologo così narrativo è controproducente, davvero due palle infinite e stancante.
- Arthur "
carrello pieno della spesa" Morgan è davvero il top della legnosità e incontrollabilità made in R*. Se poi sei così astuto da far iniziare il tuo gioco in un'ambientazione caratterizzata da mezzo metro di neve beh, la situazione deambulativa è tragicomica...
- Si accettano consigli precisi sui settaggio di mira/sensibilità/rotazione visto che sparo davvero con difficoltà. E poi una cosa che, a quanto pare, noto solo io e da' fastidio solo a me: questi cavolo di pistoleri che non si accucciano bene e che mantengono sempre una parte scoperta. A me sembra imbarazzante, metto il mirino sulla loro testa in bella mostra e sparo. Ma è una scelta artistica, filosofica o altro?
- Ai responsabili della mappatura comandi e del sistema di controllo in generale andrebbero mozzati i pollici. 4 tasti diversi per interagire con l'ambiente, ritardo nell'input da applauso e un criterio di selezione armi che boh, meglio non si poteva fare? Oltretutto sta cosa che devi tenere premuto per confermare, in un gioco di possibili 200 ore è una cosa che ti manda fuori di testa. Ok, questi il gameplay non sanno manco dove sta e non è manco importante, ma almeno non rendere difficili operazioni basilari...
Credo che il gioco inizi ora e da qui potrò giudicare bene grafica e realizzazione tecnica. Questa resa un po' anticata e con l'immagine sempre un po' biancastra mi crea un effetto strano, è tutto molto bello ma indistinto, diciamo che roba come Zelda BotW e Horizon all'inizio mi aveva colpita di più. Ma ripeto, per me è frutto di questo prologo infelicissimo in molti sensi, sono certissima che da ora in poi rimarrò spesso a bocca aperta.