così come sembra a Nintendo che campa tranquillamente nella sua nicchia.
Questo è opinabile.
Fosse vero, si sarebbe accontentata di fare videogiochi per WiiU e 3DS.
Ma evidentemente, gli scarsi risultati commerciali l'hanno spinta a uscire dalla sua nicchia e abbracciare altri tipi di mercato con la produzione degli Amiibo, e nei prossimi mesi app per smartphone.
beh come tutto, anche questo credo sia opinabile.
Amiibo mi sembra faccia parte di una strategia pianificata da tempo in un mercato che resta quello di nicchia e limitato comunque alle sue console.
Quello di entrare nel mercato smartphone invece è tutto da decifrare.
Certo l'annuncio ha fatto registare un +20% a Nintendo, ma prima di vedere in che modo la stessa
supporterà altre macchine oltre la propria, nessuno lo sa davvero.
Comunque, fatta eccezione per i portatili, Wii è stato un caso abbastanza isolato per Nintendo.
Vero WiiU sta facendo registrare numeri veramente bassissimi (anche se in leggerissima ripresa),
ma non mi sembra di vedere una Nintendo disperata ed aggressiva sul mercato.
Se stessero con l'acqua alla gola, tendo a pensare che si attuerebbero ben altre strategie di marketing.
Una cosa che spesso si sottovaluta è il fatto che Nintendo è anche e soprattutto una software house.
Questo significa che se hanno 10 milioni di potenziali utenti, e c'è poca concorrenza in termini di giochi,
i loro titoli hanno la possibilità di vendere di più.
Ovviamente non voglio dire che a loro non farebbe piacere avere 70milioni di console vendute, ma che
tutto sommato, anche in un mercato che non gli sorride a livello di utenza, possono raccogliere molto
con quello che sanno fare bene, i giochi.