Più o meno 3 anni prima devono iniziare a prepararsi per tirar su il prodotto finale. I reparti R&D costano. Un WiiU fine 2017 mi da l'idea che già ad inizio 2014 stessero già iniziando a lavorarci seriamente. I tempi ci sarebbero ma sono strettissimi.
Se il trend (PS4 e XB1 docet...) è quello di buttarsi su componentistica più standard che in passato i tempi si potrebbero accorciare, e forse neppure di poco.
Pensandoci, il GBA durò pochissimo e GC avrebbe un ciclo di vita di poco più lungo, ma imho è proprio la scarsa softeca che da la sensazione che WiiU sia poco sfruttata, quindi abbandonata in fretta.
Beh sono anche ere videoludiche difficili da mettere a paragone eh... prima del passaggio al 3D la prolificità della grande N era ben superiore, ovviamente passare a progetti di classe PS360 (e oltre) ha peggiorato le cose; mettici poi l'arcinota
precisineria di Nintendo (che non è solita immettere sul mercato giochi che stanno in piedi per grazia divina) e il numero di rilasci non può che essere quello attuale.
Per questo credo che l'unificazione dello sviluppo possa avere riscontri estremamente positivi per Nintendo.
Le criticità delle uscite infatti sono sempre state a compartimenti stagni: quando si buttavano su WiiU il 3DS ne soffriva (un po' meno grazie al miglior supporto third party, ma si notava lo stesso) e viceversa.
Proviamo invece a pensare cosa potrebbe essere l'offerta Nintendo se le loro piattaforme hardware potessero far girare tutto o quasi tutto quello che esce in un anno su 3DS *E* WiiU. La faccenda si farebbe di gran lunga più interessante.
Sul problema della carenza di titoli AAA al lancio Iwata ci ha costruito il famoso Please Understand. Solo che dopo GC, Wii, 3DS e WiiU, se lo fa un'altra volta finisce che lo lanciano dalla finestra stavolta.
Hmm non so, a parte che pure qua mi sembrano situazioni assai diverse tra loro (e paradossalmente una delle macchine che ha fatto meno peggio è proprio quel 3DS che al lancio non aveva granchè, inteso come roba "grossa" prodotta internamente) e che lo stesso, sciaugurato WiiU al day one aveva un Mario 2D che non è nè brutto brutto nè tantomeno tirato al risparmio.
Qua il problema secondo me è ben più profondo: WiiU e 3DS tanto per cominciare sono macchine che per la prima volta sono risultate deficitarie in merito a punti - storicamente - di forza di Nintendo (penso all'autonomia del portatile, o al prezzo fuori dal mondo di entrambe) ma anche e soprattutto direi che hanno fallito nel presentarsi al pubblico mostrando in maniera inequivocabile le proprie peculiarità, motivando all'acquisto.
Parliamoci chiaro, in ottica di massa del 3D autostereoscopico là fuori non importa pressochè a nessuno (e tralasciamo le polemiche sull'opportunità di utilizzo nei ragazzini), idem dicasi per il gaming asimmetrico e/o in streaming del padellone.
Poi vabbè, quasi sempre si leggono i neoacquirenti - di WiiU in particolare - che si dichiarano soddisfatti dell'acquisto e tessono le lodi di questa o quella feature, ma questo trovo sia proprio la dimostrazione di quel che affermo: cioè
il punto è che quando devi provare qualcosa per capire che è meritevole (e qui comunque si potrebbe discutere dell'effettivo impatto ludico di quanto menzionato)
significa che il prodotto e/o il marketing sono concettualmente fallimentari.
Il paragone con l'immediatezza di Wii e DS è francamente imbarazzante, e Nintendo per riconquistare il posto che merita nel mercato a mio parere deve assolutamente cercare di tirar fuori dal cilindro una roba del genere: qualcosa che basti guardarla per capire cosa ci puoi fare, con un online degno (a tutto tondo, inclusa la gestione degli acquisti in digital delivery ancora piuttosto critica) e un prezzo popolare... e poi vabbè, un minimo sindacale di supporto terze parti, a cominciare dagli sportivi.