Autore Topic: Nintendoomed, Fusion DS, QOL e Mario XO. Speculazioni sul futuro di N.  (Letto 109650 volte)

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Offline Wis

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Che poi, anche questo, non è del tutto vero. Nintendo è probabilmente il produttore/software house che ha prodotto e produce la più alta varietà di prodotti. Quindi mi stupisco che sia sempre la prima azienda ad essere etichettata.
E pensa che l'ho detto in termini positivi.
Per me gameplay >>>>>>>>> tutto il resto, quindi che Nintendo si focalizzi sull'interazione nei suoi prodotti di punta è sacrosanto e benvenuto (almeno lei, voglio dire).

Mi sembra che poco prima condividessi anche tu, poi non so perché t'è venuto in mente Paper Mario (che fatico a riconoscere come "prodotto di punta", ma magari sbaglio io). ^__^

Ora, Mario è, da sempre, pura interazione.
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Offline Belmont

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O magari era solo per spettacolarizzare il tutto, boh!?

Ecco, ho sempre pensato che questo fosse un aspetto rilevante della questione. Io credo che molta gente che ama Galaxy, anche se magari non lo realizza in modo conscio, lo ami per motivi extra-ludici: colonna sonora stupenda, atmosfera generale ecc. Cioè, Galaxy sembra un titolo ambizioso (più dei New Mario o di 3D World) a partire già dall'estetica. Come meccaniche e, soprattutto, come RITMO è un gioco molto meno perfetto di quanto si dica in giro.
Io lo giocai la prima volta e mi esaltò. Ci rigiocai un paio d'anni dopo e rimasi sconvolto dalle incredibili lungaggini e perdite di tempo: Hub inutile e scomodo, menù dove scegliere la missione, filmato di presentazione della missione, gameplay interrotto da sequenze non interattive come la comparsa della nuova stella lancio e le sequenze di lancio, ecc ecc.
A me sembra che Galaxy sia ancora troppo contaminato dalle lungaggini della concezione 3D-Adventure. E penso che lo credano anche in Nintendo.

Offline Fabrizio1701

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Ma poi per WiiU cosa hai preso? Solo la console?  :D

Ecco qui:

Penso proprio d'aver grattato il fondo.


Ti manca Another Code R per Wii!

Offline Belmont

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@Wis:

ma infatti, sono d'accordo. E' chiaro che i giochi "manifesto" di Nintendo sono prettamente "ludici".

Volevo solo sottolineare che la loro offerta è talmente ampia (per forza, devono supportare le loro console da soli) che, paradossalmente, anche un giocatore interessato al videogioco "più narrativo" potrebbe trovare tanti esempi di giochi Nintendo imprescindibili.

Io ne sono un esempio. A me i Mario, Mario Kart ecc piacciono molto. Ma alla fine comprerò la loro attuale console home per Xeno e Fire Emblem (che, a mio giudizio, hanno sia gameplay che narrazione-atmosfera a grandi livelli, quindi il non plus ultra).

Offline Belmont

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D'altra parte sono giapponesi, per loro la cultura hollywoodiana è meno dominante che per l'occidente.
Konami e Capcom, giusto per cintarne due.

Non volevo dire che valesse necessariamente per tutti i giapponesi. E comunque, sembra che per Konami e Capcom stia diventando sempre più difficile riuscire a parlare al pubblico occidentale.

Offline Account_191220

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Non volevo dire che valesse necessariamente per tutti i giapponesi. E comunque, sembra che per Konami e Capcom stia diventando sempre più difficile riuscire a parlare al pubblico occidentale.
Era semplicemente per ribadire che Nintendo ha sempre scelto di essere quella che è, nel bene e nel male. Per quanto riguarda Capcom e Konami, ora si trovano in cattive acque economiche e ciò si riflette anche sulla qualità dei loro prodotti. Non credo ai cali di creatività in società così grosse e strutturate.

Offline Bilbo Baggins

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Non credo ai cali di creatività in società così grosse e strutturate.

Capcom però c'ha avuto un'emorragia di talenti mica da ridere eh.
I Platinum son tutti ex Capcom o quasi, Mikami pure, anche Inafune ha fatto le valigie, dopo essere stato a capo del settore R&D per molti anni.

Questa gente non la rimpiazzi in quattro e quattrotto.
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Offline Belmont

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Non volevo dire che valesse necessariamente per tutti i giapponesi. E comunque, sembra che per Konami e Capcom stia diventando sempre più difficile riuscire a parlare al pubblico occidentale.
Era semplicemente per ribadire che Nintendo ha sempre scelto di essere quella che è, nel bene e nel male. Per quanto riguarda Capcom e Konami, ora si trovano in cattive acque economiche e ciò si riflette anche sulla qualità dei loro prodotti. Non credo ai cali di creatività in società così grosse e strutturate.

A me sembra che un fattore importante sia anche che per il pubblico mainstream occidentale, che guarda film hollywoodiani e serie tv americane, ci siano meno ostacoli culturali a giocare giochi occidentali. Mentre quelli giapponesi hanno sempre delle "stranezze" che talvolta allontanano il giocatore occidentale.

Offline Account_191220

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Capcom però c'ha avuto un'emorragia di talenti mica da ridere eh.
I Platinum son tutti ex Capcom o quasi, Mikami pure, anche Inafune ha fatto le valigie, dopo essere stato a capo del settore R&D per molti anni.

Questa gente non la rimpiazzi in quattro e quattrotto.
Ma infatti. Se ne sono andati per la mancanza di fondi che si rifletteva anche in una propensione alla riduzione di rischi che spingeva per reiterare marchi di sicuro appiglio commerciale a discapito di cose più creative. Insomma, non è mai mancanza di creatività ma piuttosto mancanza di soldo, alla base.
Ma fossero state aziende in salute sarebbe riuscite tranquillamente a tenere botta e a "dialogare" con l'occidente. La Konami cmq la vedo decisamente più in palla tra MGSR, il nuovo MGS e il nuovo PES sembra di essere tornati ai fasti del passato.

A me sembra che un fattore importante sia anche che per il pubblico mainstream occidentale, che guarda film hollywoodiani e serie tv americane, ci siano meno ostacoli culturali a giocare giochi occidentali. Mentre quelli giapponesi hanno sempre delle "stranezze" che talvolta allontanano il giocatore occidentale.
E generalmente è così, ma in passato, quando le aziende erano in salute comunicavano benissimo con l'occidente e in maniera decisamente narrativa.
« Ultima modifica: 05 Dic 2014, 11:33 da Kabuto »

Offline Belmont

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sembra di essere tornati ai fasti del passato.

Pensa che per me i fasti di un tempo si chiamano Castlevania, Suikoden, Gradius, Contra  :D

Offline Bilbo Baggins

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Ma infatti. Se ne sono andati per la mancanza di fondi che si rifletteva anche in una propensione alla riduzione di rischi che spingeva per reiterare marchi di sicuro appiglio commerciale a discapito di cose più creative. Insomma, non è mai mancanza di creatività ma piuttosto mancanza di soldo, alla base.
Ma fossero state aziende in salute sarebbe riuscite tranquillamente a tenere botta e a "dialogare" con l'occidente. La Konami cmq la vedo decisamente più in palla tra MGSR, il nuovo MGS e il nuovo PES sembra di essere tornati ai fasti del passato.

La creatività è data dalle persone, non dall'azienda.
Se hai un Mikami ti spunta un Resident Evil. Se non ce l'hai, devi sperare di avere nel team qualcuno di altrettanto talentuoso.

Se Capcom non sa più parlare al pubblico, è perchè si è privata dei suoi talenti creativi. Quelli che magari ti facevano un titolo commercialmente sciagurato, ma contemporaneamente ti creavano l'IP con cui campi 30 anni. Si sa che all'azienda (intesa come board di amministrazione) interessano solo gli utili, e se arrivino dalla milionesima iterazione di Street Fighter o da un gioco tutto nuovo poco importa.

Ma sul lungo periodo, guardare solo al soldo (magari facile), non investendo nel talento, inteso come persone creative a cui è anche dato potere di sbagliare, è una strategia che non paga. E' quello con cui molti studi, sopratutto giapponesi ma non solo, stanno avendo a che fare.
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Offline Fabrizio1701

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Ecco, mi sento di condividere. Chissà in quale momento della storia della critica videoludica si è arrivati al "culto della creatività". Forse è in parte colpa di Edge e della stessa Nintendo.
Voglio dire, nessuno chiede a Street Fighter di essere "creativo", invece, Dio solo sa perchè, Mario deve averci le "idee" (termine anche piuttosto vago).
E se ha le idee, i giocatori "hardcore" si esaltano a tal punto, che poco importa se tali idee sono una contaminazione del core gameplay originale.

Ma infatti, è vero che il discorso "quante idee" le tirano sempre fuori i giocatori, prendi un topic a caso di giochi first party Nintendo e la frase ricorrente è "Quante idee! Ogni livello un'idea nuova!".
Poi a quel punto magari chi tutte queste idee non le vede magari risponde, bisognerebbe mettersi daccordo sul significato del termine  :D

Offline Account_191220

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Ma infatti. Se ne sono andati per la mancanza di fondi che si rifletteva anche in una propensione alla riduzione di rischi che spingeva per reiterare marchi di sicuro appiglio commerciale a discapito di cose più creative. Insomma, non è mai mancanza di creatività ma piuttosto mancanza di soldo, alla base.
Ma fossero state aziende in salute sarebbe riuscite tranquillamente a tenere botta e a "dialogare" con l'occidente. La Konami cmq la vedo decisamente più in palla tra MGSR, il nuovo MGS e il nuovo PES sembra di essere tornati ai fasti del passato.

La creatività è data dalle persone, non dall'azienda.
Se hai un Mikami ti spunta un Resident Evil. Se non ce l'hai, devi sperare di avere nel team qualcuno di altrettanto talentuoso.

Se Capcom non sa più parlare al pubblico, è perchè si è privata dei suoi talenti creativi. Quelli che magari ti facevano un titolo commercialmente sciagurato, ma contemporaneamente ti creavano l'IP con cui campi 30 anni. Si sa che all'azienda (intesa come board di amministrazione) interessano solo gli utili, e se arrivino dalla milionesima iterazione di Street Fighter o da un gioco tutto nuovo poco importa.

Ma sul lungo periodo, guardare solo al soldo (magari facile), non investendo nel talento, inteso come persone creative a cui è anche dato potere di sbagliare, è una strategia che non paga. E' quello con cui molti studi, sopratutto giapponesi ma non solo, stanno avendo a che fare.
Non capisco se mi stai prendendo in giro, stiamo dicendo la stessa cosa, se non paghi le persone creative queste se ne vanno. Il problema quindi è la crisi economica giapponese non certo la creatività, quella mica scompare.

Offline Bilbo Baggins

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Si si era un corollario a quello che dicevi, non in antitesi.
Anche se poi non è che la crisi da sola spiega tutto.
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Offline Giobbi

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Insomma, concordo con chi dice che l'attuale situazione sia stata "scelta" da Nintendo incapace di diventare un produttore moderno.

O la non volontà?

Nintendo é divenuta una casa soprattutto di creativi, persino Iwata era uno sviluppatore, quindi può divenire comunque difficile a loro fare ponti d'ora alle in genere mediocri produzioni altrui.
Se non perché loro stessi ci mettono il naso (le producono, ci mettono il controllo qualità, etc)

Al contrario Sony e Microsoft sono dei porti di mare dove tutto va bene pur di far soldi, non hanno un'identità, non sono case che realizzano contenuti, sono case che veicolano contenuti.