C'era un pezzo, ad avventura inoltrata ma non alla fine fine, in cui letteralmente ad ogni passo rischiavo il gameover, avanzare anche solo di 10 metri era un'impresa, nascondersi e affidarsi ai suoni era imperativo, raggiungere il save point più vicino era una liberazione, la tensione era reale e palpabile.
Ricordo quei corridoi su tutti, mi son rimasti marchiati dopo anni, direi quel momento