Alla fine l'ho preso. Impressioni positivissime, un bel gidierrone vecchio stile piuttosto impegnativo già a livello normal, impreziosito da un ottimo sistema di combattimento che unisce meccaniche classiche e moderne.
ADORO il fatto di poter decidere liberamente velocità, difficoltà, automatismo e frequenza degli incontri casuali. Arrivo a fine dungeon e prima del boss voglio tornare indietro a cercare gli scrigni che mi sono perso? Benone, scontri 0 e tanti saluti. Voglio expare ma sono stufo di immettere manualmente sempre la solita sequenza d'attacco? Modalità auto e via. Spettacolo.
Per ora gioco a difficoltà normale, ho appena preso la classe mercante (di cui mi sfugge l'utilità) battendo quell'insopportabile nano con la tuba e ora mi dirigo al tempio del vento con mooolta calma.
Due sole cose mi fanno storcere un pò il naso.
1. Gli scenari, anche se splendidi, sono sempre piuttosto pastellosi e dalle tinte smorte. Avrei preferito qualche botta di colore in più, ecco.
2. La ricostruzione di Norende, per quanto interessante, permette di mettere le mani fin troppo presto su armi decisamente più avanzate rispetto al proprio livello attuale. Personalmente, questo mi porta a mettere in disparte lo sviluppo di classi potenzialmente interessanti solo perchè magari non beneficiano della super spada della morte che ho appena sbloccato e che sta meglio sulla mia attuale specializzazione. Cioè, chi me lo fa fare di passare al cavaliere quando posso continuare a scalciare culi col monaco e il suo tirapugni della madonna sbloccato 5 livelli fa? Mi sento un pò auto-limitato, non so se rendo l'idea. A sto punto forse dovrei ignorare gli item di Norende e utilizzare solo ciò che ottengo durante il gioco, boh... Voi come vi comportate?