Il level design rimane interconnesso all'interno delle singole location e complessivamente eccellente. Per il resto hanno voluto dare maggior senso di spazialità rispetto a DS1, che per essere tutto collegato somigliava più a un comune montano con relative frazioni che non a un mondo o anche solo a una regione.
Il risultato è più tradizionale nella struttura e intellettualmente meno appagante, ma è del tutto intatta l'emozione di vedere strutture che si perdono remote all'orizzonte e prima o poi raggiungerle. Il fail è tornare ogni volta a Majula per livellare. L'idea di un Kokiri village con amici, fabbro e negozio ci stava tutta. Ma tornare a casa è emozionante ogni tanto, doverlo fare a ogni level-up è una menata davvero avulsa dalla logica pratica e minimalista che contraddistingue la serie.
Nel complesso, gli sviluppatori hanno ribadito più volte che DS2 voleva essere sequel e sintesi tanto di DaS quanto di DeS, quindi questa struttura a metà tra i due è certamente figlia di questo proposito. E DeS era una mezza merda ma lo avete idolatrato, quindi non rompete i coglioni.
Poi ecco, devo sbrigarmi a finirlo prima che esca su PC, altrimenti i rant quotidiani di Floyd su quello che hanno sgravato, semplificato e dumbizzato so già che mi owneranno lo spirito.