Autore Topic: Critica alla critica videoludica.  (Letto 50358 volte)

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Offline Bilbo Baggins

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Re: Critica alla critica videoludica.
« Risposta #120 il: 16 Ott 2014, 17:37 »
quella è la tua idea

Beh, questo mi pare tanto scontato quanto inutile da sottolineare, no?  ;)
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Offline Account_191220

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Re: Critica alla critica videoludica.
« Risposta #121 il: 16 Ott 2014, 17:37 »
Tanto più che eventuali dati numerici di un gioco (durata, livelli, ng+ etc etc) posso essere reperiti online contestualmente ad una recensione.
Sono assolutamente d'accordo con DRZ e Ferruccio.

Offline Bilbo Baggins

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Re: Critica alla critica videoludica.
« Risposta #122 il: 16 Ott 2014, 17:39 »
Bene così. Credo che online di recensioni simili ce ne siano diverse, o no?

PS: per inciso, il redattore non deve giocarsi tutto per farmi la lista della spesa di quello che c'è, ma perchè solo provando tutto può avere un'idea completa di tutto quello che il titolo offre, e recensirlo. Ma evidentemente non è per tutti così.
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Offline ederdast

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Re: Critica alla critica videoludica.
« Risposta #123 il: 16 Ott 2014, 18:12 »
Ah raga' non è che finire un gioco survival-orror di 15 capitoli sia questa impresa titanica (visto che tutto parte di lì...).
Le opinioni sono come le palle, ognuno ha le proprie.
Callhagan.

Offline J VR

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Re: Critica alla critica videoludica.
« Risposta #124 il: 16 Ott 2014, 18:23 »
Qui tifiamo Bilbo.
Però è vero che in casi particolari (tipo i giochi sulle 200 ore) magari in fase di recensione si può sorvolare se non si è sviscerato proprio tutto tutto.
Specialmente se poi i codici li mandano una settimana prima.

Offline DRZ

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Re: Critica alla critica videoludica.
« Risposta #125 il: 16 Ott 2014, 20:02 »
solo provando tutto può avere un'idea completa di tutto quello che il titolo offre

Secondo me sopravvaluti i videogiochi, o sottovaluti i recensori, o entrambe le cose.

Offline Nihilizem

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Re: Critica alla critica videoludica.
« Risposta #126 il: 16 Ott 2014, 21:03 »
Non so se il tipo di recensioni che auspica Bilbo sia realmente compatibile con l'attuale panorama (aldilà del caso dal quale è partito la discussione).

Anche considerando un gioco dalla lunghezza contenuta (che so io, un Action Game), logica (secondo Bilbo) vorrebbe che se quel gioco offre anche parecchi segreti (magari importanti) il recensore li scovi tutti quanti, e se il New Game + propone una sfida abbastanza diversa si faccia anche quello. Non parliamo di titolo come RPG o Open-world.
Ora, può essere una richiesta legittima ma è anche un pochino irrealistica, perché richiederebbe che un sito o rivista posticipi la recensione anche di settimane se necessario, facendola uscire quando ormai è stato digerito e sviscerato anche dagli appassionati. Ci sarà sicuramente una fetta di utenza interessata a questo tipo di giudizio, ma in generale non credo che il pubblico starà lì ad aspettare pazientemente quella specifica recensione.

Questo aldilà del fatto che personalmente non è ciò che mi aspetto da una recensione. Se uno il titolo non lo ha finito, o se non si è dilungato sulle attività accessorie, è assolutamente necessario che lo faccia presente nella sua recensione, ma credo anche capiti di rado, e sopratutto non vada ad impattare in maniera così severa il giudizio su un titolo.
Ripeto, aldilà del caso specifico che francamente non ho seguito.
Non penso che una recensione debba essere un'obiettiva disamina di un'opera come se si trattasse di un prodotto fisico, o una lista della spesa delle features. E sopratutto, non mi aspetto che una recensione possa essere oggettiva.

Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.

Offline Bilbo Baggins

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Re: Critica alla critica videoludica.
« Risposta #127 il: 16 Ott 2014, 21:17 »
Secondo me sopravvaluti i videogiochi, o sottovaluti i recensori, o entrambe le cose.

Nessuna delle due: sopravvalutavo i giocatori, evidentemente, i quali si accontentano di molto meno di quanto, secondo me, è come minimo obbligatorio fare per una recensione con cognizione di causa  :D

Ora, premetto che mi sto un po' stancando da solo di sentirmi ripetere le solite cose, andrei a scemare un po' i miei interventi a proposito (coro di ALEEEEEE!!!) ma ti (e vi) invito a riflettere su cosa per voi è una recensione seria (di qualsiasi cosa) e non un semplice scritto arguto e intelligente e interessante su qualsivoglia tema o prodotto.

Cioè per me l'assunto che possa esistere una recensione senza fruire dell'opera *nel suo complesso* è qualcosa che non sta proprio in piedi. Per principio. E aggiungo: non dovrebbero essere i fruitori della recensione a esigerlo (i quali, come me, lo danno per scontato che venga vista o giocata integralmente, anche se poi sappiamo che nella realtà la furbizia e le esigenze di tempo spesso non lo permettono), ma dovrebbe essere il recensore in primis, se vuole fare bene e con serietà il proprio lavoro, ad autoimporselo. Io non me la sentirei mai di recensire una cosa che so di non aver visto, provato, fruito nella sua totalità. Al limite potrei scrivere qualcos'altro, ma non una recensione.

Sbagli profondamente quando dici che, essendo videogiochi, li sopravvalutiamo, implicitamente sostenendo che essendo "divertimento" ci possiamo accontentare del pressapochismo, dell'approssimazione, del "ho giocato abbastanza da poterne dare un giudizio, il resto lo ignoro". Perchè anche sapere quanto ha da offrire un titolo, è uno requisito fondamentale per una recensione seria (e sottolineo seria). E il "tanto vado a vedermi su internet cosa c'è" è una palla colossale, perchè se tutti i recensori facessero a meno di finire i giochi, col cazzo che troveresti le informazioni che cerchi. Dovresti farti passare dal publisher questo tipo di informazioni, ma allora tanto vale che mi dica pure se vale la pena o meno, così faccio ancora prima e non impiego le 200 ore di vita per finire l'ennesimo Tales Of o Oblivion.

Ragazzi, è una questione di etica, di impegno e di rispetto. Finchè penserete che "tanto mi basta sapere se fa per me", il medium ma sopratutto la qualità di quanto viene scritto a proposito di videogiochi, a parte rarissimi casi, rimarrà sempre bassa. La verità è che bisogna rompersi i coglioni per fare le cose fatte bene, a tutti i livelli e in tutte le cose, i giochi bisogna giocarseli tutti anche quando sono lunghi o noiosi o ti fanno schifo, non solo quando sono figate tripla A così poi puoi dar loro 11/10 e credere di essere il più competente dell'universo. Non esiste il mi gioco quel tanto che basta per poterne scrivere (con quale criterio di scelta poi) tanto sono bravo a scrivere filosofeggiando, ci infilo i soliti termini fighi e letterari così mi do un tono. Così non si va da nessuna parte. O meglio, si va sempre nella direzione delle recensioncine fotocopia.

Scusate il pistolotto e la mia solita aria da santone saccente. Ma sono cose in cui credo fermamente.
Giuro solennemente (dita incrociate) che è il mio ultimo post a proposito.  :evil:
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Offline Wis

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Re: Critica alla critica videoludica.
« Risposta #128 il: 16 Ott 2014, 21:40 »
Supponiamo che un recensore debba recensire un gioco che non gli piace.
Questo gioco dura 20 ore.
Lui ne gioca 10, e poi decide che  anche basta, perché ha tutti i dati per bocciare il gioco.
Ora, quanto viene pagato il recensore per recensire quel gioco? La butto lì, 40€?
Quanto dovresti pagare uno che per 20 ore si sciroppa un gioco che gli fa schifo? Un lavoro normale te li darà questi 10€ l'ora?
Vogliamo pagare 200€ la recensione di un gioco orribile?
No, infatti, nemmeno i proprietari dei network.
Da ciò si potrebbe dedurre che gli unici recensori attendibili sono quelli che i giochi li giocano per passione, e non quelli che li giocano per lavoro.
Ma in realtà non è nemmeno così, perché Pickman ha promosso Cursed Mountain, e ora promuove The Evil Within e io non so che pensare. :D
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Offline Nihilizem

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Re: Critica alla critica videoludica.
« Risposta #129 il: 16 Ott 2014, 21:51 »
Capisco la tua frustrazione Bilbo, ma onestamente mi sembra anche che non si stia condonando la sistematica abitudine di recensire giochi senza finirli. Anche perché non mi sembra qualcosa di così diffuso, oppure sai cose che personalmente ignoro.
Penso sia assolutamente auspicabile che il recensore finisca il gioco che giudica. Se non lo fa, che lo faccia presente pubblicamente, spiegandone le ragione.

Se invece l'idea è che un recensore deve sperimentare ogni singolo pezzetto di contenuto offra il gioco, mi sembra totalmente inutile. Non ho bisogno che un recensore trovi ogni singolo collectible di Dark Souls, faccia ogni minima quest e se lo giochi tre volte per capire le differenze nei vari New Game +.
Questa non è secondo me "critica", e non penso che la qualità di una recensione dipenda da ciò.
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Offline DRZ

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Re: Critica alla critica videoludica.
« Risposta #130 il: 16 Ott 2014, 22:00 »
Forse sono io che pretendo troppo ma, francamente, da uno che fa recensioni per professione mi aspetto che sappia capire quali sono i pro e i contro di un titolo anche senza doverci giocare dall'inizio alla fine, e dovrebbe anche saper mettere su carta queste sue impressioni in maniera concisa e chiara facendomi capire se il tal gioco è o non è adatto a me.

Offline Nihilizem

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Re: Critica alla critica videoludica.
« Risposta #131 il: 16 Ott 2014, 22:09 »
Forse sono io che pretendo troppo ma, francamente, da uno che fa recensioni per professione mi aspetto che sappia capire quali sono i pro e i contro di un titolo anche senza doverci giocare dall'inizio alla fine, e dovrebbe anche saper mettere su carta queste sue impressioni in maniera concisa e chiara facendomi capire se il tal gioco è o non è adatto a me.
Abbastanza d'accordo.
Sia chiaro, penso che un recensore un gioco lo debba finire, e se non lo finisce che lo dica in apertura di recensione, ma chiedere che sperimenti ogni singolo elemento mi sembra eccessivo.

In fin dei conti, se tu recensore mi dici che alla ottantanovesima sub-quest demenziale di un AC a caso ti sei rotto le palle e hai mollato lì le missioni extras, e mi spieghi il perché, mi pare un giudizio sul gioco stesso più che legittimo.
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Offline Bilbo Baggins

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Re: Critica alla critica videoludica.
« Risposta #132 il: 17 Ott 2014, 01:22 »
Se invece l'idea è che un recensore deve sperimentare ogni singolo pezzetto di contenuto offra il gioco, mi sembra totalmente inutile. Non ho bisogno che un recensore trovi ogni singolo collectible di Dark Souls, faccia ogni minima quest e se lo giochi tre volte per capire le differenze nei vari New Game +.
Questa non è secondo me "critica", e non penso che la qualità di una recensione dipenda da ciò.

Avevo promesso (da mercante  ;D) di non scrivere più a proposito, ma mi spiace non rispondere a chi si rivolge direttamente a me.
A proposito di questa cosa avevo già chiarito. E' ovvio che nemmeno io pretendo che un recensore raccolga tutte le bandierine di Assassin's Creed, o che faccia tutte le subquest di Skyrim. Certo se lo facesse credo che nessuno andrebbe a rinfacciargli di essere un cattivo recensore. Però che completi la main, vivaddio, si! Indipendentemente se dura 20 o 200 ore. Dovrà pur sapere la longevità (chiaramente in funzione di come viene completata) cosa succede (c'è un Game+? Un livello extra? Tanti saluti e baci?). Cioè lo sta recensendo, non sta scrivendo un tema libero o un editoriale.

E, ripeto anche questa cosa, anch'essa già detta: se lui ritiene che il gioco sia talmente marcio da non meritare di essere completato, lo scrive chiaramente e sopratutto non lo promuove. Ma su questo mi pare che siamo sempre stati tutti più o meno d'accordo. Poi la discussione si è evoluta su cosa è o non è una recensione, e ognuno ha portato il suo contributo.
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Offline Bilbo Baggins

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Re: Critica alla critica videoludica.
« Risposta #133 il: 17 Ott 2014, 01:45 »
Supponiamo che un recensore debba recensire un gioco che non gli piace.
Questo gioco dura 20 ore.
Lui ne gioca 10, e poi decide che  anche basta, perché ha tutti i dati per bocciare il gioco.
Ora, quanto viene pagato il recensore per recensire quel gioco? La butto lì, 40€?
Quanto dovresti pagare uno che per 20 ore si sciroppa un gioco che gli fa schifo? Un lavoro normale te li darà questi 10€ l'ora?
Vogliamo pagare 200€ la recensione di un gioco orribile?
No, infatti, nemmeno i proprietari dei network.
Da ciò si potrebbe dedurre che gli unici recensori attendibili sono quelli che i giochi li giocano per passione, e non quelli che li giocano per lavoro.

Io sto discorso mica l'ho capito eh. Chi sta parlando di quanto deve venire pagata una recensione? E sopratutto chissenefrega?
Fra l'altro gli articoli come le recensioni son pagati a battute (salvo cambiamenti degli ultimi anni, ma non mi risulta), e queste poco hanno a che fare con le durate dei giochi, ma sono direttamente proporzionali (al netto della bravura a tergiversare) a quanto uno di un titolo ha appreso e provato in fase di recensione, e può dunque parlarne. Di certo se li gioca metà avrà meno argomenti da disquisire. Anche se per fortuna esiste sempre Google.
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Offline Lenin

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Re: Critica alla critica videoludica.
« Risposta #134 il: 17 Ott 2014, 05:15 »
A questo punto, mi chiedo perchè i giornalisti sportivi non si alzino al 60° o al 70° di una partita di calcio, perchè un critico gastronomico ad una cena non vada via dopo il secondo. Follia.  :yes:

Esempi errati.
Di norma i giornalisti se ne vanno prima che la partita sia finita.
I critici gastronomici possono provare tutti i piatti, ma non li mangiano mai per intero.

Aggiungo:
Chi recensisce i libri non li legge mai nella loro interezza (saltano proprio dei pezzi / fanno lettura veloce).

Credo l'unico caso in cui il recensore fruisca dell'opera completa prima di recensire sia il critico cinematografico.
What'ya gonna do? Not train? - Dr J Feigenbaum