L'hai già fatto l'incarico in cui alla fine salta fuori un poliziotto suo amico? Dopo un bel po' El Capo ti chiama e ti dice di raggiungerlo alla diga, da lì ti assegna una missione al porto.
Ah ecco, ancora no.
Eppoi odio siano inguidabili da dentro macchinine giocattoline come questa:
Te pensa che il discorso ha cominciato ad appassionarmi guidando, e perlopiù in soggettiva, proprio quella. ^^
Taratomi sulla bat-mobilina, che è una roba con una super tenuta e un controllo che a momenti davvero pare adatta a un titolo Rocksteady, ho cominciato a provare gusto anche con gli altri veicoli, apprezzandone la differenza comportamentale. Anche quando si tratta di domarne l'iniziale antipatia, come la Quadra Sport R-7, che mi ritrovo come bonus pre-order, ho sempre evitato come la peste e trovo ancora un po' indigesta, ma ora ho l'intenzione di farci amicizia.
Ma credo che il mio pallino prescinda da una pura faccenda di modello di guida, simulazione del traffico [che fa ridere], dei pedoni o del sandbox. E nemmeno di grafica.
Ha cominciato proprio a piacermi prendere un mezzo e guidare, apprezzare la varietà e la diposizione delle strade percorribili, la musica [OVVIAMENTE], i diversi umori che si respirano per i distretti che ti ritrovi ad attraversare.
Che poi può suonare come un'alzata di scudi in difesa di CD Projekt, di cui davvero non me ne fotte nulla, ma pensiamoci seriamente un attimo: esistono titoli di assoluto riferimento sotto quei punti di vista come GTAV, molto più complessi, vari, rifiniti, troppo avanti. Yeah. E nel mezzo, immagino, perché chisselincula, open world come Watch Dogs 2 che danno eventualmente le piste a 'sto coso polacco ai minimi termini. E magari anche i Saints Row e chissà quanti altri.
Però, però, però. Anche quando magari in giochi del genere ci si prende bene per il guidare, siamo sicuri che in ogni caso lo si fa apprezzandone, assaporandone o anche solo accorgendosi di tutta la ricchezza a disposizione? Magari ci si scimmia a stare per ore al volante, a spazzolare ogni cazzo di incarico a tema, piace così tanto che ci si butta via volentieri a raccattare ogni collezionabile o achievement e di tutte le figate si sfiora solo la superficie. Oppure si puccia, anche a fondo, solo in una direzione, ignorando la ricchezza tutta attorno.
I videogiochi sono complessi e noi siamo tutti diversi.
Gli open world sono ancora più complessi e le variabili con cui ci intercettano crescono in maniera esponenziale.
Ho spupacchiato molto, ma molto più in giro in Vice City rispetto a GTA IV col modello di guida tutt'ora rimpianto da tantissimi appassionati della serie. Forse perché il mission design non era una crosta fintoné, forse perché ero in un periodo in cui soffrivo meno di open world fatigue, forse perché mi piaceva di più Miami rispetto a New York o "Broken Wngs" mi piace più di "Jailbreak" o forse perché non avevo un cazzo di più interessante da giocare come alternativa. Boh.
Ecco, Cyberpunk coi suoi limiti, coi suoi horror vacui di design, ancora presenti, in questo momento per me sta facendo più che abbastanza. Ciò che fa col modello di guida, col traffico, coi pedoni, la topografia, la grafica, la musica, le suggestioni, gli incarichi, la baruffe sta raggiungendo l'obiettivo.
Poi magari fra un'ora e mezza mi viene tutto a noia o sarò ancora così in fotta che mi scontrerò contro lo scoglio di certe pesciate orripilanti e manderò tutto affanculo.
Ecco, nell'Internet del dibattito polarizzato, dei cervelli che ragionano con l'impianto degli algoritmi di Metacritic in testa, dell'engagement che batte sui minimi comuni denominatori e dove tutto deve essere un Vs., meglio ancora se a botte di video o .gif di comparison dove qualsiasi roba un attimo accomunabile deve salire su un ring contro un'altra per stabilire chi c'ha gli sbuffi d'acqua migliori anche se nell'acqua non spareremo mai, ma CI INTERESSA TROPPO SAPERLO, tanta, ma tantissima complessità e verità di perdono.
Si rischia di non approfondire, non contestualizzare, non unire i puntini.
E tante volte di non giocare.
E non parlo dei sonari che mettono like ai video che smerdano Starfield o dei boxari che si organizzano per fare review bombing di Spider-Man, o di chi non appartiene a nessuna fazione ma comunque gli piace vedere il sangue, ha un'anima gossippara, ci tiene a stare sul pezzo a prescindere. Cioè, tutti cristiani che quindi davvero certi titoli non li giocano.
Parlo anche di chi il titolo del caso lo gioca, magari lo adora anche, ma "ehi, non c'ha il combat di Ninja Gaiden" e poi magari è un senza mani. "Ehi, la recitazione non è quella di Her Story" e poi magari dopo due dialoghi botta & risposta tende a rompersi i coglioni. "Ehi, le possibiltà ruolistiche non sono come quelle di Baldur's Gate 3" e poi è tipo che come deve avere a che fare con una struttura e un'interfaccia complesse scappa dritto verso l'uninstall [ciao!]. "Ehi, il sandbox non è quello di Zelda" e poi non c'ha mai davvero sbatta di interagire col mondo di gioco oltre una posizione canonica io sopra e tu sotto. "Ehi, le piste non sono fantasiose come TrackMania" e l'unico che ha sfiorato era la versione freeware, per mezz'ora, 15 anni fa e non si è mai più accostato al sottogenere.
Poi nessuno nega che Cyberpunk è stato lanciato da schifo, fa ancora schifo, è frutto di retrofont e blablabla. Senza dimenticare che certe robe mi prendono anche perché so bene com'era conciato una volta e quindi mi sto gustando del valore aggiunto.
Ma insomma, tanta, tanta, ma tanta complessità si perde.
E nel frattempo si fanno tante vittime. Perché nell'Internet in cui se c'hai una città free-roam = sei GTA, magari anziché spendere tutto questo tempo e questi soldi [30 milioni?] per fixare gli sbirri che pateticamente ti spawanano dietro le orecchie si investiva in altri aspetti critici avremmo avuto un action-GdR nettamente migliore.
E lo stesso vale per un Dying Light 2 sequestrato dalla sua community per riavvicinarsi il più possibile a Dying Light 1, senza poterci mai riuscire, quando poteva diventare un Dying Light 2 più bello.
E chissà per quanti altri.