Non metto assolutamente in dubbio il tuo ragionamento, è la contrapposizione tra i normali publishers ed Kickstarter e sembrarmi aliena.
Da una parte ci sono aziende che investono i propri soldi e devono rispondere ad azionisti e simili. Dall'altra c'è qualcuno che di suo rischia poco o nulla, ed è quindi chiaro che può mettere sul piatto qualsiasi idea gli piaccia.
Sono sicuro che anche Activision si metterebbe a produrre titoli altamente sperimentali e rischiosi se venisse finanziata a fondo perduto in tal senso.
Insomma, è assolutamente positivo che Kickstarter ci sia e prosperi, ma non è un modello di business replicabile su ampia scala. E sopratutto, i progetti che vi esistono non sono coraggiosi perché è coraggioso chi li sviluppa. Lo sono perché i backers li finanziano a fondo perduto.
Chiunque si può permettere di essere creativo e libero dai vincoli del mercato se non è il suo patrimonio in gioco. Se domani un titolo altamente rischioso finanziato su Kickstarter floppa, lo sviluppatore può benissimo non perdervi nulla se si è giocato bene le sue carte. Se lo stesso titolo di un publisher tradizionale floppa, ha perso un sacco di soldi e lo studio è a rischio.