Onestamente. Se per immaginario intendete l'almbientazione,
Casomai proprio quello che "non si vede". Nei vari Devil May Cry non ti appassionavi a un mondo con delle sue regole.
E sicuramente il personaggio-guida che ti fa appassionare a questo mondo è il deus ex machina Johnson, sopra le righe rispetto alle varie produzioni recenti.
Dei boss purtroppo ho apprezzato soprattutto quello alla fine del primo mondo
il cavaliere oscuro gigante con il destriero che scagazza fieramente bolle di oscurità, spettacolo
ma bisogna dire che a me il character design dei nemici è piaciuto tantissimo, così come le loro animazioni.
Tutto quello che è "topico" dell'horror è stato inserito volontariamente (in fondo la mappetta 2D ci comunica una rilettura in chiave ironica, splatter e moderna di un certo Ghosts and Goblins), ma qui viene rivisto in una visione personale e decisamente parodistica (o anche sexy, ma non quel sexy "hentai" grazie a dio). Prendi la classica "damsel in distress" e vedi qui cosa diventa. E cosa fa.
Garcia Hotspur come dici non è il massimo dell'originalità, ma il doppiatore fa la parte del leone e restituisce una caratterizzazione molto forte ed efficace.
Oltre al fatto che in tutto questo ci sono sicuramente elementi molto originali propri di Shadows of the Damned, che rimangono impressi molto di più rispetto a un ennesimo God of War, per dire.
Il discorso sull'immaginario non riguarda semplicemente l'ambientazione, ma la miscela creata, che a mio avviso è sicuramente inedita e potente a livello di suggestione.
Una sorta di luna park macabro, ma non solo.
Il problema è appunto che potevano uscire ancora più situazioni (di gioco e non) da questa miscela. Non mi è piaciuto che bene o male i combattimenti "normali" prevedano in fondo solo demoni, con le dovute varianti, e me la sarei giocata molto di più sulla meccanica luce-ombra: l'aspetto più "fresh" del gioco, che in fondo non è così sfruttato quanto avrebbe dovuto essere.