http://www.androidpit.com/who-s-to-blame-for-nexus-4-s-collosal-failureVorrei lasciare qui una veloce riflessione sul 'flop' del Nexus 4. Magari mi dite voi cosa ne pensate.
Come sapete, le scorte del telefono vengono esaurite quasi istantaneamente. Da Google ed LG non arrivano 'mea culpa', anzi, secondo loro la produzione è in linea con le richieste. E' ovvio che si tratta didichiarazioni di facciata, ma perché? Solo per salvare le apparenze, fingere che vada tutto bene ed evitare che un pubblico mea culpa proietti su di loro la rovinosa immagine da perdenti?
Io penso che con il Nexus 4 Google abbia lanciato un ulteriore messaggio ai suoi partner. Sappiamo bene che Android si è diffuso per la sua capacità di adattarsi alle esigenze di ogni genere di apparecchio elettronico realizzato da qualsiasi produttore. Sappiamo anche che la natura proteiforme di questo sistema operativo è frutto della precisa scelta di Google di farlo diffondere nell'uso e nelle abitudini quotidiane di quanti più utenti possibile. In questo, Google si è rivelata avanti a ogni altra società con cui era in competizione, anche rispetto al solo apparente 'leader' Apple. Laddove la società di Steve Jobs deve le sue fortune alla vecchia idea di simbiosi necessaria tra hardware e software, con una buona iniezione di marketing per creare affetti e suggestioni da brand di lusso (oltre che all'avanguardia tecnologica), Google ha rivelato lentamente la sua natura da web company pura, perfettamente consapevole che l'illusione di oggetto di culto, raffinato e perfetto è destinata presto a svanire in un mercato le cui evoluzioni rendono qualsiasi prodotto dopo soli tre anni indesiderabile anche dallo sfigato del villaggio. Soprattutto, Google ha capito che il vecchio modello di manipolazione del desiderio è proprio della società del consumo, ma che nell'era del digitale quei desideri vanno 'estratti' come informazione dalle azioni della gente, per poi ricrearli o potenziarli. Ed è il sistema operativo il 'data miner' capace di estrarre e convertire queste informazioni.
Da questo punto di vista, Google non ha alcun interesse a spezzare, almeno per ora, la magica alchimia che si è creata con Samsung e altri partner, eventualità inevitabile allorquando Google si decidesse a sfornare un supersmartphone con Android puro. In quel caso, infatti, la sempre maggiore fidelizzazione di Android renderebbe Google un avversario troppo duro da combattere per quegli stessi partner grazie ai cui device Android ha potuto diffondersi e prosperare. Nello stesso tempo, Google non può più limitarsi a realizzare Nexus dalle specifiche soltanto 'buone', se vuole sviluppare il suo OS conformemente alle potenzialità dei nuovi device (per chi non se ne fosse accorto, il 2013 è l'anno in cui Android 5 si prepara a effettuare una svolta in direzione delle prestazioni grafiche, a differenza di quanto è stato finora. Svolta che l'hardware del Nexus 4 anticipa, ma il cui software, per ora, non realizza). Ecco allora che col Nexus 4 hanno lanciato finalmente uno smartphone dalle specifiche superiori a quelle di qualsiasi altro concorrente, rendendolo istantaneamente lo smartphone più ambito dall'utente Android, ma in edizione fintamente limitata, per così dire, limitandosi a immettere sul mercato soltanto la base per le evoluzioni future di Android, così da rassenerare quei partner che, già innervositi dall'acquisizione di Motorola (probabilmente per motivi di brevetti e difendersi da Apple), temevano di vedere i loro guadagni decurtati questo Natale con l'avvento di un Nexus top di gamma. Quanti di noi, se avessero potuto, l'avrebbero preferito al Galaxy S3, al Note 2 ecc. pur tenendo conto che la forza dei vari brand, soprattutto Galaxy, avrebbe comunque consentito vendite consistenti? Io penso che, almeno per quest'anno, Google abbia voluto lanciare un ulteriore messaggio cifrato ai suoi partner, manifestando la consapevolezza della propria forza e, al tempo stesso, il riconoscimento che quella forza le deriva dalla collaborazione coi suoi partner, i cui interessi non ha intenzione di intaccare andando a competere con Samsung ecc. sul fronte hardware, verso il quale Google non mostra per ora alcun interesse di coinvolgimento diretto.