Sono d'accordo.
http://minimalmac.com/post/9113339945/disruptive
Farà bene a tutti avere meno copie e più idee.
Madò, ma che è, l'invasione degli articoli prezzolati?
Questo signore Android non l'ha provato neanche due minuti, sicuro. Potrei scommetterci il doppio di quanto l'hanno pagato per scrivere questo articolo.
Android non ha niente a che fare con il nocciolo di questo articolo.
Ma proprio niente niente.
iPrezzolato è la killer application del dibattito su questi temi, vedo.
Comincio a pensare che sia l'unica, e un poco mi dispiaccio.
Il nocciolo dell'articolo è chiaro, ed è anche alquanto banale, a ben vedere: per un'azienda, creare nuovi mercati, e identificare untapped customer bases è meglio che copiare. Spot on. Il secondo punto dell'articolo è altrettanto chiaro: come creare nuovi mercati? Boh.
Quel che non viene sottolineato nell'articolo è il peso del brand nello smuovere le coscienze collettive, degli utenti e di tutti gli altri stakeholders coinvolti, ove si decida di imbarcarsi in un'innovazione "disruptiva" per creare nuovi mercati.
Il vantaggio di Apple, nell'innovazione "disruptiva" viene tutto dal brand value di portata quasi religiosa che possiede: ok, l'iPhone all'epoca è stato innovativo e avanti da molti pdv, ed ha settato gli standard per gli smartphone di adesso, ma l'iPad, davvero, è qualcosa che solo Apple poteva proporre con il livello di successo che ha avuto. Solo Apple e la forza del suo brand. iPad ha molto poco di innovativo, e all'epoca della sua uscita illustri commentatori notoriamente pro-Apple pensavano fosse un passo falso di dimensioni epocali.
Non si può ignorare né negare l'impatto della forza del brand Apple sul superamento della massa critica di adozione e quindi sul successo della piattaforma iPad. La gente si è fiondata in massa, prima ancora di sapere cosa farsene del nuovo device Apple, così, sulla fiducia, ovviamente terze parti hanno iniziato a produrre contenuti e quindi ad allargare l'appeal mass market del prodotto ecc ecc.
E' dura combattere Apple, è vero. Ma non necessariamente perché manchi l'innovazione: anche perché manca la forza di un brand come quello di Apple, che non ha eguali al momento nel mondo dell'elettronica di consumo.
PS: A titolo di esempio sulla difficoltà nell'innovazione disruptiva, e sulla tipica attitudine aziendale verso il rischio, si pensi a Nintendo. DS e Wii sono esempi di blue ocean, no? Nuovi utenti, la nonna che gioca col DS ecc ecc. Com'è stata l'attitudine Nintendo all'epoca? Pompa magna, grandi investimenti, e fanfara per il lancio del DS? No, il DS è stato lanciato come 3rd pillar, senza usare il superpopolare brand gameboy, perché Nintendo stessa non era probabilmente certa che la nuova utenza fosse lì davvero, e non voleva mandare uno dei loro brand più solidi a farsi benedire in caso di fallimento. L'attitudine di Nintendo è stata CAUTELA. Le cose si sono poi messe bene, e Nintendo ha acquistato sicurezza, ma non è partita come fa Apple in ogni cosa da 8 anni a questa parte. E Nintendo non ha un centesimo del brand value di Apple, tant'è vero che dinanzi all'incertezza sulle capacità del Wii U le sue azioni sono crollate del 10% in 2 gg. Davanti all'incertezza degli analisti tech su iPad, credo che le azioni di Apple non abbiano fatto una grinza.