Allora per una serie di eventi inattesi ci sto giocando (su PS3).
Il gioco graficamente è incredibile, molto più definito e oscuro del primo (soprattutto nelle parti al buio), ma quello che veramente stupisce sono le animazioni. Si vede che hanno utilizzato delle action figures per il motion capture, infatti ogni posa è particolarmente plastica e significativa senza cadute di stile o errore nelle proporzioni.
Il mantello torna ad essere gran protagonista (sebbene non mi aspettassi di controllarlo addirittura in un livello ad esso dedicato) con meccaniche di volo molto fisiche, talvolta fin troppo realistiche (prima di ogni atterraggio ad alta velocità Batman deve tirare fuori una sorta di carrello a tre ruote).
La parte stealth è molto più sviluppata, dove prima una semplice scena non interattiva mostrava Batman prendere a calci una grata, ora vedremo le implicazioni morali e sociali nel fare questo, con un Batman titubante nel fare irruzione in casa di qualcun altro (ricordiamo che è ambientato in città). Tale crisi di coscienza, per quanto per ora appena abbozzata, sembra uno dei cardini su cui è stata costruita la storia (in alcune scene Batman avrà dei flashback in cui rivedrà per esempio come ha spaccato una finestra per entrare in casa di un estraneo).
Il primo si distingueva per le parti di combattimento e anche questo non fa eccezione. Batman può utilizzare qualunque strumento dello scenario in modo offensivo, oltre che ai numerosi gadget di cui è dotato (al rampino e al batarang si aggiungono gli stivali a molla e i guanti a razzo, nonchè un potentissimo laser sparato dal petto che deve essere però caricato durante i combattimenti diurni). Tra le varie mosse in cui si utilizza lo scenario mi ha stupito la cura e la grande fantasia: è possibile utilizzare tra le altre cose bucce di banana, antenne televisive e condizionatori per spingere via i nemici volanti, nonchè i sacchetti della spazzatura per colpire gli sgherri nemici, ma se eccediamo nella violenza il sacchetto si romperà e incredibili quantità di rifiuti si spargeranno per l'ambiente. Alla fine del combattimento l'analisi di questi oggetti permetterà di scoprire qualcosa sugli abitanti dei palazzi soprastanti, in modo da scovare i segreti (che sono ancora più segreti del precedente).
E ora tenetevi forte ma non proseguite a leggere se temete gli spoiler.
Per ora non sono andato molto avanti (sono a 2 ore di gioco), ma già un colpo di scena incredibile e del tutto inatteso mi ha spaccato la mascella (ora assomiglio di più Batman): Bane a mezz'ora dall'inizio spezzerà la schiena di Bruce. Il gioco proseguirà con Batman in carrozzella spinto da Alfred e per qualche tempo si trasformerà in un'avventura investigativa alla Cruise for a Corpse con un pizzico di The Sims: dovremo accogliere vari ospiti nella casa e rivolgere loro alcune domande riguardo la natura della forza di Bane, domande alle quali risponderanno solo se avranno ricevuto un trattamento adeguato (bisogna cercare di accontentare tutti senza esaurire completamente la stamina di Alfred).
Finito questo benvenuto inciso (non troppo vivace, invero) ci si ritrova con un fastforward di 10 anni, con Bruce che finalmente ha ripreso a camminare e con Gotham City trasformata nella città che dà il titolo al gioco. Quindi per tutto il gioco si comanderà un Batman vecchio (spettacolare il parallax mapping della pancera sotto la tuta).
Per ora è presto per trarre conclusioni, ma i ripetuti riferimenti sessuali alla gatta (nella prima inquadratura la troviamo che si sta tagliando le unghie nuda in bagno), i numerosi minigiochi (è possibile sbloccare un sottogioco arcade stile Carmageddon con la Batmobile) e le meccaniche e la grafica più rifinita non possono che indurmi a pensare che siamo di fronte ad un nuova pietra di paragone per l'intrattenimento adulto.
Ciups.