La scelta stilistica del buio, dei dettagli solo accennati serve sì a lasciare il dubbio,
come è dubbio se si tratti di sogno o realtà il ritrovamento di Yorda
, ma gli elementi sono tutti presenti per quanto molto difficili da cogliere: due paia di occhi, un pigolio. Si sono salvati solo due Trico, gli unici sprovvisti di maschera al momento del cortocircuito dell'antenna. Ovvero il nostro compagno (forse compagna) e il doppio-nemesi che ci segue durante la storia. Più la loro progenie.
È a tutti gli effetti un lieto fine bonus che non vuole esserlo fino in fondo, e si trastulla con l'ambiguità.
Dove Ico usava l'espediente dell'atmosfera onirica, qui
punta invece sul livello di nerdismo dello spettatore, discriminante fondamentale per cogliere gli elementi chiarificatori o perderseli per strada. Altro ripiegamento di Ueda ai tempi che corrono, imho.