Sì, hai capito male.
Intendevo che giochi che aspirano ad avere quel respiro e quella poesia non mi pare che ci siano molti esempi (ovviamente secondo me), così come designer che riescano ad essere iconici e di riferimento per tanti lavori derivativi come è stato Ueda con Ico e SotC. (in quei generi naturalmente)
Poi diciamo che ho sbagliato, perchè ho cercato di dire la mia con EDUCAZIONE e rispetto degli altri,
Il problema è nato dal fatto che sei intervenuto a dar man forte a Fool, il quale sosteneva una cosa diversa.
La poetica di Ueda mi pare abbia un buon seguito in campo indie e con Journey abbiamo anche avuto un esempio di alto livello.
Se poi ci sono pochi seguaci in campo mainstream, può anche essere che qualche merito vada a Sony, che ha sostenuto un artista non esattamente prolifico o celere, nonostante vendite contenute.
D'altra parte, di gente che nei videogiochi segna sentieri distintivi e poco percorsi da altri, siamo pieni mi pare.
Rileggendola col cinema: ci sono un sacco di grandi registi, anche se ognuno si occupa di un genere differente (Suzuki, Miyamoto, Kojima, Miyazaki, Mikami, Kamiya...).
Continuo a non capire se secondo te sia un problema dell'industria che non ci sia altra gente che segue il sentiero di Ueda con la medesima bravura, o se è solo una considerazione senza ulteriori ricadute.
Che poi Ueda sia un grande artista, è un dato di fatto e credo nessuno lo stia mettendo in dubbio.