Autore Topic: ::: City17 ::: Episodio#1 - Podcast di civiltà in rovina e pagliacci di pasta  (Letto 11642 volte)

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Offline Konron

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Ti rispondo io: il livello culturale medio è molto più alto. Molta più gente che studia e che conosce intrattenimenti alternativi.
Esempio pratico: ho appena mandato la richiesta a facebook per far la pubblicità a City17. Scelgo un determinato target (persone che dichiarano di avere interessi politici, e altri connessi). Vuoi ridere? Se scelgo come target "All" ho circa 300.000 persone come target. Se scelgo "laureati" poco più di 3000. Non so se rendo.
Beh ma non saprei, sinceramente conosco tanta gente laureata però senza cultura vera. Per me la cultura non ha niente a che fare con l'università (oddio, in realtà sì ma semplifichiamo), è più acculturato uno che lascia dopo le superiori e prende notizie da vari siti e forum (pluralità), legge libri, ascolta musica e guarda film (non i vanzina eh) rispetto a uno che si laurea ma rimane un ignorante in tutto il resto, senza interessi o intrattenimenti e senza, appunto, cultura a 360°.
Poi ovvio, se oltre a non avere interessi non hai nemmeno studiato chiaro che per te Corona è un idolo.
Insomma, imho la TV può aiutare la massa ad avere una cultura di base che spessissimo manca, però questo vale nel caso in cui è la TV che influenza il popolo, cosa che credo avvenga in italia; ma a sentire quello che dici tu è il contrario, la TV è lo specchio del paese. Allora ne deduco che l'Italia ha la TV che si merita :(

Riguardo il podcast: ma quanti download ha fatto? Perché mi viene da pensare che a scaricare podcast in italia siano 4 gatti, altrimenti non si spiega una posizione così alta in 24h (con tutto il rispetto per il vostro ottimo lavoro!). Altrimenti sei il re dello spam :P

Offline keigo

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non ve la prendete. Ma non sono "fan" di amatoriale.

Mi sono affacciato ai podcast da poco, e beh non so mi sembra un discorso da forum fatto a voce e senza la possibilità di replicare.

poi beh forse la voce ti tommaso è troppo monocorde.

sono arrivato alla discussione sul mercato del lavoro.. beh non so ma si.. perde...!

chi semina vento raccoglie sfaccimma
ma chi me lo fa fare?!? il petrolio è una figata.

Offline ZionSiva

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Dopo un ascolto è piacevole, il ritmo funziona. Potreste allungare di venti minuti, ma dovete focalizzare molto le discussioni, e cercare di capire ogni volta cosa sia più importante raccontare.

Il problema è che sembra che piuttosto che parlare di società e costume, parliate di voi. In RingCast i vostri commenti sono interessanti perché siete informati molto sopra la media sull'argomento, qui dovreste puntare di più sui fatti, o andare davvero senza freni con i commenti. Per ora state in una via di mezzo un po' insipida.

Mi pare inoltre che questo format si presti particolarmente bene ai contributi degli ascoltatori. Fate girare il link nei forum di espatriati italiani e proponete di mandare storie legate ad argomenti specifici. Un podcast che dia voce a questa realtà mi pare non ci sia, e siamo in tanti ^_^
~~porcelina, she waits for me there
with seashell hissing lullabyes and whispers fathomed deep inside my own~~~~  What's So Funny 'Bout Peace, Love and Understanding?  Wag the dog.

Offline fulgenzio

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A me il podcast è piaciuto (a parte la voce della new entry, scusate la franchezza ma è abbastanza insopportabile), tuttavia trovo che ci sia un problema di fondo. Voi dell'Italia attuale non mi sembra ne sappiate un granchè. E' vero che il dna è quello, ma date proprio l'impressione di non avere il polso del sistema paese, sia per quanto riguarda le cazzate di cronaca, sia per quanto riguarda il modus operandi in certi settori. Come overview per un italiano che vuole sapere come funzionano le cose all'estero è perfetta, quasi illuminante sotto certi aspetti, ma se lo scopo è quello di effettuare un confronto tra la vita di un italiano all'estero e quella di uno che (soprav)vive nel nostro paese, allora credo che servirebbero molti più contributi locali.
Altro consiglio, per quel che vale: io la politica la eviterei tout court perchè a mio parere è un argomento di scarso interesse e che in 9 casi su 10 finirebbe su "quanto è stronzo Berlusconi". Piuttosto sarebbe invece interessante prendere singoli argomenti e sezionarli portando diverse esperienze (ad es: mercato del lavoro, ruolo dei nuovi media, università e sistema scolastico, sistema sanitario, giornalismo o riviste che tirano, musica, letteratura, cinema, sport, figa) "verticali", sennò restano parole in libertà, piacevoli ovviamente, ma che "non quagliano".
« Ultima modifica: 02 Apr 2009, 02:07 da fulgenzio »
ANCHE UN TANUKI PUO’ SORPRENDERE UNA TIGRE CHE DORME.

Offline Gatsu

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Riguardo il podcast: ma quanti download ha fatto? Perché mi viene da pensare che a scaricare podcast in italia siano 4 gatti, altrimenti non si spiega una posizione così alta in 24h (con tutto il rispetto per il vostro ottimo lavoro!). Altrimenti sei il re dello spam :P


Non ho ancora i numeri, ma sicuramente e' come dici tu ^__^ Mi stupisce solo che sia cosi' vicino a quello di travaglio (ieri sera ad un certo punto era subito dietro, in seconda posizione) che pensavo fosse di gran lunga il podcast piu' scaricato in assoluto. Ma puo' essere che Top Podcast si aggiorni momento per momento a seconda dei picchi di download, cosi' avrebbe molto piu' senso.

Offline Gatsu

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non ve la prendete. Ma non sono "fan" di amatoriale.

Mi sono affacciato ai podcast da poco, e beh non so mi sembra un discorso da forum fatto a voce e senza la possibilità di replicare.


Bhe', la possibilita' di replicare, senza una diretta, si pouo' fare solo via mail, che spero inizino ad arrivare con i prossimi episodi. Chiaro che vogliamo mail incazzate.

Offline Gatsu

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A me il podcast è piaciuto (a parte la voce della new entry, scusate la franchezza ma è abbastanza insopportabile), tuttavia trovo che ci sia un problema di fondo. Voi dell'Italia attuale non mi sembra ne sappiate un granchè. E' vero che il dna è quello, ma date proprio l'impressione di non avere il polso del sistema paese, sia per quanto riguarda le cazzate di cronaca, sia per quanto riguarda il modus operandi in certi settori. Come overview per un italiano che vuole sapere come funzionano le cose all'estero è perfetta, quasi illuminante sotto certi aspetti, ma se lo scopo è quello di effettuare un confronto tra la vita di un italiano all'estero e quella di uno che (soprav)vive nel nostro paese, allora credo che servirebbero molti più contributi locali.
Altro consiglio, per quel che vale: io la politica la eviterei tout court perchè a mio parere è un argomento di scarso interesse e che in 9 casi su 10 finirebbe su "quanto è stronzo Berlusconi". Piuttosto sarebbe invece interessante prendere singoli argomenti e sezionarli portando diverse esperienze (ad es: mercato del lavoro, ruolo dei nuovi media, università e sistema scolastico, sistema sanitario, giornalismo o riviste che tirano, musica, letteratura, cinema, sport, figa) "verticali", sennò restano parole in libertà, piacevoli ovviamente, ma che "non quagliano".


Ottimi suggerimenti.

Offline Drakkar

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oh, l'ho ascoltato tutto finalmente.

devo dire che mi aspettavo altro, e quindi son rimasto abbastanza soddisfatto.

certo, c'è da limare e approfondire qua e la, ma tutto sommato è un bell'inizio.

 :)
"Da oggi, fino alla fine del mondo, noi che siamo qui verremo ricordati. Noi pochi fortunati, noi banda di fratelli. Perché colui che oggi è con me e versa il suo sangue sul campo, colui è mio fratello"
- Band of Brothers -

Offline keigo

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Bhe', la possibilita' di replicare, senza una diretta, si pouo' fare solo via mail, che spero inizino ad arrivare con i prossimi episodi. Chiaro che vogliamo mail incazzate.

si, ma in tempo reale però. Non è che per costruire una discussione dobbiamo metter su 10 mesi. :D In realtà mi piacerebbe rompere la faccia già alla gente in radio quando dice stronzate senza essere informata, il fatto che il forum sia un contributo in un lasso di tempo ristretto è un plus. Tra l'altro sul forum le battute sembrano più piacevoli [forse perchè più "pensate" con una strategia alla base] mentre nel podcast si perde in una piattezza generale.
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ma chi me lo fa fare?!? il petrolio è una figata.

Offline Seppia

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ohhh
complimenti!
edit: intendo per i numeri
« Ultima modifica: 02 Apr 2009, 11:16 da Seppia »
"Se vuoi lavorare con i piedi in mostra vai a vendere il cocco in spiaggia"
Cit. Vn Vomo Givsto

Offline Gatsu

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Bhe', la possibilita' di replicare, senza una diretta, si pouo' fare solo via mail, che spero inizino ad arrivare con i prossimi episodi. Chiaro che vogliamo mail incazzate.

si, ma in tempo reale però. Non è che per costruire una discussione dobbiamo metter su 10 mesi. :D In realtà mi piacerebbe rompere la faccia già alla gente in radio quando dice stronzate senza essere informata, il fatto che il forum sia un contributo in un lasso di tempo ristretto è un plus. Tra l'altro sul forum le battute sembrano più piacevoli [forse perchè più "pensate" con una strategia alla base] mentre nel podcast si perde in una piattezza generale.

Eh per avere la posta in tempo reale dovremmo trasmettere in streaming e non succederà fino a quando non saremo in radio ^__^

Offline Gatsu

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Beh ma non saprei, sinceramente conosco tanta gente laureata però senza cultura vera. Per me la cultura non ha niente a che fare con l'università (oddio, in realtà sì ma semplifichiamo), è più acculturato uno che lascia dopo le superiori e prende notizie da vari siti e forum (pluralità), legge libri, ascolta musica e guarda film (non i vanzina eh) rispetto a uno che si laurea ma rimane un ignorante in tutto il resto, senza interessi o intrattenimenti e senza, appunto, cultura a 360°

Guarda, in verità no. Esistono le eccezioni, ma l'università non è inutile come anche Vespa sembra voler dire. Sui larghi numeri, la differenza culturale fra chi si è fatto 5-6 in più di studi la noti - eccome. Dei miei vecchi compagni delle superiori non ne conosco uno di quelli che non hanno continuato con cui mi troverei a mio agio a parlare adesso. Poi si, uno può venire su TFP e scoprire tante belle cose, o comprarsi un sacco di libri, ma in quanti lo fanno? Pochi, ti assicuro, e anche in quel caso non credo che la cosa sia equivalente.

Offline Gatsu

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Simone (che segue la discussione) mi ha passato questo:


Offline Konron

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Sono laureati in percentuale giusto? Possibile che in Italia si laurea poco più del 10% degli adulti? (quindi anche al netto dei bambini)

Offline Gatsu

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Cita da mail di Simone, magari ad un certo punto si iscrive:

"In allegato trovate una figura con le percentuali di adulti con titolo di istruzione post-secondaria (dopo le superiori, quindi non tutti laureati) nei diversi paesi OECD (magari vi interessa).
Però secondo me la questione è più complessa.
Il laureato in Italia è una specie rara, poco premiata nel mercato del lavoro (lo mostrano i dati che non conviene andare all'università e le famiglie italiane - soprattutto nelle regioni più ricche - si stanno comportando di conseguenza). Ergo, siccome ha studiato tanto ma non se lo incula nessuno, preferisce ascoltare la musica classica, vedere pallosissimi film iraniani con piani sequenza di 10 minuti l'uno invece che usare facebook."