Autore Topic: Il Cavaliere Oscuro  (Letto 85612 volte)

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Offline lozioste

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Re: Il Cavaliere Oscuro
« Risposta #360 il: 06 Set 2008, 13:21 »
Il film ancora non l'ho visto, ma manca poco.

Riguardo a Batman che va in giro conciato da buffone mi viene in mente una storia di alan moore ("the killing joke", si chiama), in cui i travestimenti del joker e dell'uomo pipistrello sono accostati come una simile forma di psicosi.
"You had a bad day once, am I right? Why else would you dress up like a flying rat?" chiede il joker a Batman durante un faccia a faccia in un parco giochi abbandonato.
La storia era spettacolare, spettacolare pure la barzelletta che conclude l'episodio, con batman ed il joker che si spaccano dalle risate, pioggia, sirene in lontananza, pozzanghera in primo piano, fine.
Bello!

Offline Tsukumo

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Re: Il Cavaliere Oscuro
« Risposta #361 il: 06 Set 2008, 20:13 »
Mah,
bambinoni americani eh...

I voti su Imdb non vengono piazzati solo dagli americani.
Inoltre trovo sia leggermente sbrigativo liquidare TRECENTO milioni di persone intrappolandole in una singola categoria  ;)

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Com'é che Indiana Jones sta davanti a Fellini?

Perché chiunque capisce Indiana Jones, non tutti capiscono Fellini

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E dov'é finito Chaplin?

Fortunamente è morto. Come il cinema muto.

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Magari riescono pure a mettere transformers prima de la strada...

Su questo potremmo trovarci d'accordo (non sull'esempio in sè, visto che La strada mi fa cagare, ma sul fenomeno cui alludi)


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Il punto era:

Può un film con supereroi essere cmnq "serio", uscire dall'essere "di genere"?

Sì, se decidi di girarlo sputtanando tutto ciò che è sacro nel fumetto originale. Nolan ha dimostrato che si può girare un film rispettando la fonte originale, gli stereotipi del genere cui appartiene e il pubblico che chiede di più che una sequenza d'azione di venti minuti in autostrada (magari contromano). Nessuno l'aveva mai fatto prima con un film di supereroi (forse Burton con Batman Returns, ma stravolgendo i personaggi originali). Già solo per questo motivo il suo nome merita di essere (ancora una volta) ascritto nel firmamento dei grandi registi.

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La mia risposta é "no", se si tengono i costumi in lattice.. sì se si fanno aggiornamenti per il cinema stile Joker.

Il costume di Batman in Begins non era in lattice, e il "costume" del secondo film è un armatura

Citazione
Vediamo Watchmen cmnq, lì la base "seria" é lampante e i costumi andranno comnq riprodotti.

Diretto da quell'animale di Snyder? Non è riuscito ad adattare decentemente 300, immagina cosa potrà fare con una sceneggiatura come quella di Wathcmen. Già mi immagino la sequenza con Ozymandis che rivela il suo piano: musica pomposa da trailer con i cori in latino, una serie ininterrotta di rallenty e rorschach che sopravvive (perché ci faranno lo spin off, tipo Wolverine)

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E ok io sono europeo, per me la dominanza hollywoodiana nei cinema mondiali é per ragioni distributive e di forza economica e non certo qualitative, e non scambierei mai solaris per solaris né De André per Dylan.

Di film americani validi che da noi non arrivano e di film americani che arrivano ma distribuiti stile "aiuti umanitari" (paracadutati a caso dove capita) ce n'è tanti, anzi ce n'è troppi. Sono gli europei ad essere convinti che gli americani non sono capaci di fare un cazzo e quindi di film "impegnati" si vanno a vedere solo quelli del proprio paese. E' chiaro che se guardi solo le opere americane che vengono distribuite in italiano, è molte facile farsi una cattiva immagine dell'industria cinematografica americana.
Quanto al fatto che il cinema americano sia più distribuito, la questione è molto semplice: c'è più gente che li vede, cioè più gente che li compra e il mercato segue il pubblico, non il contrario come avviene in Italia. Chi è che compra di più? i teen ager. Se vuoi vendere copie dei tuoi film, fai film dedicati ai loro gusti. Se decidi di seguire i gusti del pubblico adulto e soprattutto ad un pubblico adulto con un gusto raffinato da anni e anni di cinema, è normale che il tuo film verrà visto da meno persone.
E' l'industria italiana (ed europea in generale, tranne gli inglesi) che rifiuta di proporsi al resto del mondo, non il contrario. Quando abbiamo fatto horror e western abbiamo creato capolavori, per di più esportabili: se fai un film (magari bellissimo, per carità) sulla rivolta operaria a Montalto di Castro, ad un americano, ma che dico, ad un francese che cazzo gli frega?   


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E non riesco proprio a mettere in relazione il film di Sin City, quel coso con gli ewoks e chessò nuovo cinema paradiso.

Non ho mai udito di qualcuno che potesse mettere in relazione film simili :D. Non capisco cosa intendi, vuoi dire che paragonati a Cinema Paradiso, Sin City e Star Wars non sono film?

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Tra l'altro il primo film in classifica manco so se l'ho visto, come si intitola in italiano?
Non sarà mica quella baggianata del miglio verde?
Mi rispondo da solo, no non lo é.
Quella sta in posizione 118 in compenso, peccato non ci siano i pomi d'ottone e i manici di scopa.
Pare aver premesse simili, boh.

Adesso vuoi dirmi che in un film se ci sono riferimenti religiosi è automaticamente una puttanata per idioti?

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Non é che voi giovanotti nati con la tv di berlusconi già accesa vi siete presi una bella dose di colonizzazione yankee subliminale da non riuscire a distinguere die hard da rashomon?

Anzitutto, lascia che lo dica, dove sarebbero 'sti film americani? io nella televisione italiana vedo solo reality italiani, soap italiane, fiction italiane, fiction tedesche, fiction spagnole, lost in audio mono, vallette e quiz a premi. Dove sono i film americani? Dove sono le serie televisive americane?
Inoltre: chiunque sarebbe capace di distinguere tra Die Hard e Rashomon. Perchè odii il mondo, Giobbi?  :D

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Anzi magari il primo é "normale" mentre il secondo "una cosa strana d'autore"?

Se un regista sceglie un ritmo narrativo che ti fa addormentare, e un'ambientazione che non ti interessa, un film come Rashomon non lo descrivi come "una cosa strana d'autore", lo descrivi come "una cagata". Non capirò mai le persone che considerano stupido (o stupidi) tutti quelli che da un film pretendono sollievo dallo stress giornaliero, una distrazione o un riempitivo tra la cena e l'ora x (l'ora in cui ci si infila sotto le coperte e la moglie non ha il mal di testa).
E' normale che una persona abbia interessi differenti dai tuoi, come è normale che coltivando quegli interessi ogni giorno e appassionamente il gusto cambia e si sofistica. Se tu macini quantità abnormi di cinema orientale è chiaro che saprai riconoscere un linguaggio cinemtagrafico più complesso e delle iconografie estranee a quella della tua cultura, ma perché fare una colpa a chi del cinema non ne fa una passione?


A.K.A Amanojaku A.K.A Amano76
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Offline ghigo85

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Re: Il Cavaliere Oscuro
« Risposta #362 il: 06 Set 2008, 20:31 »

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La mia risposta é "no", se si tengono i costumi in lattice.. sì se si fanno aggiornamenti per il cinema stile Joker.

Il costume di Batman in Begins non era in lattice, e il "costume" del secondo film è un armatura


Secondo me il punto non è se il costume di Batman è in pvc, plastica, calzamaglia, fatto a uncinetto, titanio, pelle umana o che altro...

Il problema è il design in sè...

Ci sono cose anche "old style" che starebbero bene a una rilettura in chiave moderna, ma Batman fa ridere...
Uno che ha una cosa super-hi-tech con le orecchie a punta e il mantellino è buffo.



Poi oh, ognuno ha i suoi gusti.


Chiaro è che Nolan comunque da prova di saper rimaneggiare i personaggi alla grande...

Tralasciando il gargantuesco "Joker" che vabbè, si sa che è così grandioso e riletto in una chiave così intrigante e moderna (a livello estetico), anche Scarecrow è stato un ottimo esempio...

Il problema è semplicemente un pò l'infausto design di Batman (leggasi le orecchiette, che non puoi "modernizzare"), che però non si può cambiare perchè sono parte integrante di Batman.



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Diretto da quell'animale di Snyder? Non è riuscito ad adattare decentemente 300, immagina cosa potrà fare con una sceneggiatura come quella di Wathcmen.

Mah, non è per dire, ma 300 è uno dei pochi film che visivamente rende, perchè usa uno stile grafico abbastanza nuovo.

Ad esempio Sin City è un b/n con qualche cut-out, ahhh, che rivoluzione!
E mi piace pure, ma 300 è uno dei pochi film recenti in cui la CG sia bella da vedere e al contempo nuova.

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Già mi immagino la sequenza con Ozymandis che rivela il suo piano: musica pomposa da trailer con i cori in latino, una serie ininterrotta di rallenty e rorschach che sopravvive (perché ci faranno lo spin off, tipo Wolverine)

Per la musica Snyder non c'entra un cazzo, è Bates...
E cori pomposi penso derivino da ahimè volontà di tenere strada spianata da Hans Zimmer...


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Se un regista sceglie un ritmo narrativo che ti fa addormentare, e un'ambientazione che non ti interessa, un film come Rashomon non lo descrivi come "una cosa strana d'autore", lo descrivi come "una cagata".

Dire che Rashomon è una cagata la trovo una cosa moooolto buffa...
Ora capisco perchè piace Batman con le orecchiette...

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Non capirò mai le persone che considerano stupido (o stupidi) tutti quelli che da un film pretendono sollievo dallo stress giornaliero, una distrazione o un riempitivo tra la cena e l'ora x (l'ora in cui ci si infila sotto le coperte e la moglie non ha il mal di testa).

Ok, ma se la stessa persona mi dice "Rashomon è una cagata" penso che il suo interesse artistico o culturale sia abb basso, nel senso che tra "Dodgeball" e "Rashomon" ne passa di valenza artistica.

E posto che io adoro entrambi, sono per momenti diversi, chiaramente, ma non sono paragonabili, prettamente a livello artistico.


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ma perché fare una colpa a chi del cinema non ne fa una passione?

Non penso nessuno faccia una colpa di niente, ma proporre come "punto di riferimento" la classifica di IMDB come esempio di qualità o altro non è giusto.


E cmq Batman ha le orecchiette  :P
« Ultima modifica: 06 Set 2008, 20:34 da ghigo85 »
Ghigo live -
http://www.youtube.com/watch?v=mhVvEtpwf88

Ghigo on Myspace - www.myspace.com/guidoponzini

http://guidoponzini.wordpress.com/
[br/[WII:8697 - 0234 - 4105 - 5538 (Ghigo)^^^ Aggiungetemi

Offline Tsukumo

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Re: Il Cavaliere Oscuro
« Risposta #363 il: 06 Set 2008, 21:02 »
Ah beh, il padrino wow.
Il film é piaciuto anche a me eh, anche se visto una volta basta e avanza, ...


Scommetto che se fermo per strada tutte le persone che reputano Cinema Paradiso un capolavoro non ce n'è uno,UNOOOO, che dirà che il Padrino "ma si bè una volta basta e avanza". Adesso stai semplicemente sparando a zero su tutto, per il gusto di farlo.

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. Riguardo l'evoluzione del cinema (e qui ot pesante):

Non è Ot: Tdk rappresenta tutto ciò che c'è di grandioso nel cinema americano, e tutto quello che non va nel cinema europeo

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Secondo me no, non si sta evolvendo in meglio.. semplicemente perché già si é fatto molto, per cui siamo spessissimo ad una ripetizione con tecniche modernizzate dei soliti stilemi, non é un caso ad esempio che hollywwod cerchi "ispirazione" (ehm plagio) in alcune realtà cinematografiche emergenti.

Non è il mondo che non avanza, sei tu che invecchi e soffri di nostalgia. Il progresso e l'evoluzione non si fermano per nessuno: NON si stava meglio quando si stava peggio. E' vero che negli anni '70 è stato fatto tanto, ma questo non vuol dire che dopo non si è più fatto nulla di dignitoso, significa semplicemente che gli anni '80 hanno fatto pena.


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Vedo il cinema in una situazione simile al rock and roll, migliora la tecnica di registrazione, i suoni diventano più aggressivi ma la musica é sempre la stessa dei primi anni '70, non ha niente di nuovo da dire. E i concerti dei deep purple sono ancora un successone non c'é vera evoluzione musicale tra deep purple e chessò dream theatre, anzi si é pure perso qualcosa.

Come cantava il maschio alpha per definizione "nostalgia nostalgia canaglia, che ti prende e che ti porta via..."

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Indiana Jones sarà anche un buon film d'avventura ma non lo vedo nei primi chessò 500 film mai realizzati, in fondo é una cagatina divertente che si basava pesantamente sull'effetto wow  all'epoca. *

 :D Questa è la differenza tra gli americani e gli italiani: gli italiani quando parlano delle truppe naziste si piangono addosso, gli americani le sfottono e le fanno capitombolare con i sidecar. Ma tu ora mi dirai che certi argomenti bisogna prenderli sul serio, e che gente come Bonvi non ha capito un cazzo....


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Generalizzata tra l'altro in america dove con la scusa dei generi riescono ad avvicinare bob dylan a strawinsky, così han pure loro i grandi musicisti.

Dubito seriamente che gli americani abbiano idea di chi sia Strawinsky...

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* Poi é stato mitizzato dagli allora fanciulli, che han passato la mitizzazione ai fratelli minori, quindi figli, etc...
Ma vale un ET, ovvero é una cagatina azzeccata, ha superato meglio i tempi grazie ad un minore utilizzo di effetti speciali velocemente superati.

Un film che parla del passaggio all'età adulta come un rito in cui è necessario staccarsi dagli amici d'infanzia? Un film con un messaggio così potente lo consideri una cagatina? Hai visto un cartone chiamato Totoro?  ;)


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Ovvero un Jackson si può impegnare quanto vuole ma non potrà essere un fellini, neanche volendo.
Quindi fa king kong e va bene così.

Fellini aveva un grande vantaggio: aveva un linguaggio onirico e surreale e la gente non capiva che cazzo volessero significare le sue immagini. Come tutti i linguaggi ambigui, il fatto di non essere chiaro lo rende vigliaccamente immune alle critiche.

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Non é un discorso "i bei tempi di una volta", non scambierei mai Spirited Away per Topolino contro gambadilegno, é un fatto per cui esistono persone in grado sostanzialmente di avere maggiore sensibilità di altre e quindi creare opere di diverso spessore.

Ripensa a quando andavi a scuola, c'era chi capiva di più o di meno... e non sempre dipendeva dal substrato socio-culturale di provenienza.

Non capisco come puoi associare l'intelligenza alla sensibilità. Nixon, Castro, e Hitler erano persone intelligenti: ma sensibili? forse con i loro pastori tedeschi

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L'arte é elitaria-razzista, c'é poco da fare.

L'arte è un concetto talmente grande e indefinito che chiunque può vederci quello che vuole. Se tu la vedi come elitaria e razzista, sei tu che sei elitario e razzista.Il che mi porta a chiedermi come tu possa conciliare il senso, lo spirito e l'atmosfera che si respira nei film di Miyazaki, dove la coesistenza con il diverso è un tema ricorrente e portante, con questa tua visione dell'arte e degli americani.

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Per restare in area Miyazaki Goro non ce la fa, e non ce la farà/non ce la può fare, o Cristiano De Andrè.. ehm..

E finalmente arriviamo all'eugenetica: ora vuoi dirmi che l'arte ce l'hai nel sangue? se fosse vero dovrebbe valere anche il processo inverso.
Restiamo in tema Miyazaki. Il padre di Miyazaki era un aviatore, la madre una casalinga: nessuno dei due era un grane animatore, quindi come ha fatto lui a diventare tale, se non ce l'aveva nel sangue?

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Ah attenzione che il popolino guardava Fellini, ti conviene controllare.
Non é che cosciona nella fontana fosse lì per caso.

Se la scelta è una sola, non è più una scelta.
La gente guardava Fellini perché quello c'era. La gente guarda il Grande Fratello, perchè quello c'è.

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Questa distinzione tra film d'autore (paria in pratica) e film "normali" (ovvero hollywwod) é altro frutto della colonizzazione culturale americana temo.. che vari cretinotti franco-italiani negli anni '70 si sono ben guardati di radicare "facendo gli artisti" senza esserne in grado.. hanno aiutato a creare una nicchia critica di cui avevan bisogno eliminando volutamente il popolino per fare i superiori. Ne avevan bisogno perché appunto i vari ferreri antonioni o bertolucci di superiore avevano solo il loro ego.

Finora i tuoi interventi si basavano esattamente su questo: sul fatto che questa divisione ESISTE. Se cosi non fosse, non chiameresti cagatina Et, Indiana Jones e Die Hard.
Io sono convinto che esistono due tipi di artisti: quelli che vogliono farsi capire, perché gli artisti sono persone introverse e spesso quello è l'unico linguaggio con cui riescono a comunicare con le altre pesone, e quelli che non vogliono farsi capire, perché gli artisti sono persone introverse e spesso sono talmente entusiaste dal non essere capite e sentirsi uniche che la loro missione di vita è continuare a non farsi capire.
Un vero artista, come Miyazaki, cerca il pubblico più ampio possibile; uno come Fellini si parla adosso, e non si cura del fatto che possa essere capito o meno e da quante persone. 

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Un'altra considerazione riguardo la fase barocca-discendente del cinema é come i "grandi film d'azione" degli anni '70-'80 fossero Indiana Jones, Star Wars, Incontri Ravvicinati, Alien...

Ovvero film con "ip originali", si creavano mondi ad hoc.

Ora abbiamo 'sti "grandi autori" che di fatto adattano il signore degli anelli, spiderman o batman.. incorrendo quindi in problemi (tipo costumi che mal si adattano etc..) piuttosto che "creare ricchezza" realizzando loro saghe e mondi virtuali recuperano materiale altrui e lo adattano alla bene-meglio.

Nei '81 si faceva Indiana Jones, nel 2001 Tomb Raider ovvero un prodotto derivato da un videogioco che a sua volta deriva dal film di Spielberg.

Dopo Matrix (in parte floppato almeno come immagine per varie ragioni) il nulla in questo senso.

Non capisco, ora stai dicendo che "i grandi film d'azione" di una volta non ci sono più? Se ti fanno schifo, non capisco come tu possa riconoscere un calo qualitativo. Oppure c'è qualcosa di peggio del fare schifo?

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Il merito di Star Wars era creare un immaginario aldilà delle qualità intrinseche dell'opera cinematografica... i film su LOTR per quanto possano essere valutati bei lavori hanno "merito" inferiore al 50% sul fascino del prodotto finito.

Il lavoro é un altro, la creatività all'opera di molto inferiore etc..

Einstein ha detto che "in arte nulla si crea e nulla si distrugge". O era "in natura"? no, no, era in arte  :yes:. I dibattiti su chi ha inventato cosa mi fanno ripensare al mio insegnante di latino, convinto che i romani e i greci hanno già detto tutto. Che è vero: qual'era quello scrittore latino che parlava di come l'avvento della rete informatica abbia cambiato il modo di processare informazioni e disumanizzato il corpo umano....mamoru oshii....mamoru? ma è latino Mamoru? 

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O ora l'ingenuo Shyalaman che qualcosa di suo cerca pure di dire (purtroppo) viene considerato un buon autore..

Sarà pure ingenuo ma ha fatto un film dove il supercattivo crea il suo supereroe antagonista perché sennò la sua esistenza non ha senso. Trovami un fumetto con un idea tanto valida.
A.K.A Amanojaku A.K.A Amano76
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Offline Tsukumo

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Re: Il Cavaliere Oscuro
« Risposta #364 il: 06 Set 2008, 21:15 »
Dire che Rashomon è una cagata la trovo una cosa moooolto buffa...
Ora capisco perchè piace Batman con le orecchiette...

Ok, ma se la stessa persona mi dice "Rashomon è una cagata" penso che il suo interesse artistico o culturale sia abb basso, nel senso che tra "Dodgeball" e "Rashomon" ne passa di valenza artistica.

Non ho detto che è una cagata. Non mi chiamo Tsukumo perché odio la cultura orientale  ;). Stavo cercando di spiegare a Giobbi cosa può passare per la testa di uno che Rashomon non l'apprezza, in modo che possa ricominciare ad amare il genere umano.

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ma perché fare una colpa a chi del cinema non ne fa una passione?

Non penso nessuno faccia una colpa di niente, ma proporre come "punto di riferimento" la classifica di IMDB come esempio di qualità o altro non è giusto.E cmq Batman ha le orecchiette  :P

La classifica di Imdb non è una roba tipo Ign dove c'è UN voto di UN recensore. Se un film con un numero di entrate (review di non professionisti) arriva a livelli talmenti alti, deve necessariamente essere un film piaciuto a tutti.
La questione delle orecchiette non l'ho capita (devo essermi perso qualche tuo post) ora guardo.
« Ultima modifica: 06 Set 2008, 21:19 da Tsukumo »
A.K.A Amanojaku A.K.A Amano76
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Re: Il Cavaliere Oscuro
« Risposta #365 il: 06 Set 2008, 21:52 »
Ovvero un Jackson si può impegnare quanto vuole ma non potrà essere un fellini, neanche volendo.
Quindi fa king kong e va bene così.

Ma Jakson non vuole imitare Fellini. La storia cinematografica di Jackson lascia pochi dubbi: e' uno che si diverte con i modellini! Poi, che uno che si diverte con i modellini abbia pure la capacita' di realizzare Heavenly Creatures e Forgotten Silver (li definirei film d'autore), tanto di cappella.


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L'arte é elitaria-razzista, c'é poco da fare.

La storia di Kubrick ti smentisce, per fortuna.

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Ah attenzione che il popolino guardava Fellini, ti conviene controllare.

Il popolino guardava Fellini solo quando Fellini aveva bisogno di farsi guardare. Poi invece ha avuto bisogno di finanziarsi con la pubblicita' i suoi bei film visti da 13 persone.


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Questa distinzione tra film d'autore (paria in pratica) e film "normali" (ovvero hollywwod) é altro frutto della colonizzazione culturale americana temo.. che vari cretinotti franco-italiani negli anni '70 si sono ben guardati di radicare "facendo gli artisti" senza esserne in grado.. hanno aiutato a creare una nicchia critica di cui avevan bisogno eliminando volutamente il popolino per fare i superiori. Ne avevan bisogno perché appunto i vari ferreri antonioni o bertolucci di superiore avevano solo il loro ego.

Boya!





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Ora abbiamo 'sti "grandi autori" che di fatto adattano il signore degli anelli, spiderman o batman.. incorrendo quindi in problemi (tipo costumi che mal si adattano etc..) piuttosto che "creare ricchezza" realizzando loro saghe e mondi virtuali recuperano materiale altrui e lo adattano alla bene-meglio.

Nei '81 si faceva Indiana Jones, nel 2001 Tomb Raider ovvero un prodotto derivato da un videogioco che a sua volta deriva dal film di Spielberg.

Questo e' parecchio vero. Tuttavia oggi l'originalita' negli ip c'e' ancora, ma si' e' spostata soprattutto nell'animazione (pixar), nel fumetto (Y the last man, ex machina, fables), nella tv (lost).

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Dopo Matrix (in parte floppato almeno come immagine per varie ragioni) il nulla in questo senso.

Gia'.

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Il merito di Star Wars era creare un immaginario aldilà delle qualità intrinseche dell'opera cinematografica... i film su LOTR per quanto possano essere valutati bei lavori hanno "merito" inferiore al 50% sul fascino del prodotto finito.

Il lavoro é un altro, la creatività all'opera di molto inferiore etc..

Ok, ma non credi che sia una fase passeggera?


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Io capisco che per un "giovane" vedere il terzo episodio di star wars o un film sui fantastici quattro sia la stessa cosa, ovvero si basano su ip passate, ma così non é in realtà.
Lucas ha merito 100% per Star Wars, il regista dei F4 ha "merito" si e no al 50% per una saga creata da Lee e Kirby millenni fa.

Ok, ma un film e' sempre un'opera corale. Perche' l'attribuzione del merito dovrebbe spostare il mio giudizio su un film? Che percentuale di merito ha Selznick per Via col vento? Chissenefrega!


Offline Giobbi

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Re: Il Cavaliere Oscuro
« Risposta #366 il: 06 Set 2008, 22:43 »
Tsukumo purtroppo c'é tanto frammisto a
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tipo la frase su Strawinsky per cui non riesco a risponderti mi ci vorrebbe taaanto tempo sorry.

Cmnq sintetizzo:

- Si stava meglio un tempo non fa per me, come non fa per me "il cinema oggi é meglio" però.

I (miei) punti sono:

. Come per l'intelligenza, così la sensibilità é diversa nelle varie persone.
Quindi ci sono autori in grado di realizzare opere con una certa profondità, altri no.
Questo sempre, tanto oggi quanto mille anni fa.
Spoiler (click to show/hide)
Ovvero il regista di
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. Utilizzo nomi di vecchi registi semplicemente perché li conosco meglio, negli ultimi anni non ho avuto tempo di andare al cinema a scovare perle nascoste sotto il martellamento dei mcdonald hollywoodiani

. E' però vero che esistono periodi in cui un data forma d'arte "sboccia" particolarmente, come può essere stato per la musica rock tra fine anni '60 ed inizio '70 e per motivi sostanzialmente tecnologici.
Sono periodi in cui l'interesse verso il "nuovo" é molto forte e da parte di tutti gli strati della popolazione (tra l'altro ora é meno stratificata culturalmente, o meglio lo é etnicamente, ma é un altro discorso), così tutti comprano dark side of the moon degli ermetici pink floyd o (dopoguerra) vanno al cinema a vedere la strada o la dolce vita... o più tardi il kolossal sf 2001 di kubrick che oltre ad effetti mai visti prima propone un soggetto un attimo difficilotto eh...

Ovvero per quanto i Tools possono essere bravi non hanno e non possono avere l'effetto rivoluzionario dei pink floyd di ummagumma.

La salvezza del cinema odierno, con il digitale etc.. potrebbe essere "tutti possono far cinema", ma se segue l'iter musicale al contrario ne causerà un declino.

. La mi critica é al soffocante cinema mainstream americano, o meglio al suo prenderlo come esempio anche qualitativo, non a quello più ricercato e di spessore (vedi i riferimenti a kubrick ad esempio).

. Gli USA per varie ragioni si trovano però spesso a dover pareggiare l'arte "verso il basso", da cui l'esempio Dylan.
Questo perché sono basati sul successo commerciale in qualsiasi campo, e Britney che sculetta la capiscono tutti.


E attenzione con quel "tutti" del "piaciuto a tutti" che a me suona molto democrazia e quindi hitler alla fin fine.
Il rischio é appunto che molte persone (la maggior parte?) non abbiano loro stesse un certo tipo di sensibilità e quindi non vadano/non si sforzino di andare in sintonia con rashomon  e si fermino ad Indiana Jones e il tempio maledetto.

Basta confrontare le vendite di Garbarek con quelle dei take that...

O dogville e titanic nonostante la pompatura kidman..

Da cui quella imdb risulta comunque a mio parere sballata (e si nota che é prevalentemente americana appunto, perché film poco noti in US non ci sono), il linkare da parte di gunny avrebbe al limite avuto un senso se dark knight fosse comparso in una "classifica" dove non ci stavano gli ewoks o indy, così non dice assolutamente nulla ("a chi piace indy piace pure questo batman".. ah beh.. )







Sator poche cose condivido (IP originali spostai su serie tv) altre no e c'é qualche strafalcione.

Cmnq speriamo nella fase passeggera, a te la palla GT basta con 'sto serpente! ;)

Offline EGO

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Re: Il Cavaliere Oscuro
« Risposta #367 il: 06 Set 2008, 23:32 »
Ragazzi, state facendo un polverone perché nel 2008 Batman ha le orecchiette.

Perché Batman ha le orecchiette!!!

Cazzo, Link ha le orecchie a punta e il berretto verde da David Gnomo moscio!!! E nessuno critica Zelda per questo!!!

Cos'è importante in Zelda, Link o chi gli sta intorno? (Risposta: se Link fosse così importante, parlerebbe)

Cos'è importante in The Dark Knight, Batman col suo costumino o la gente e le situazioni intorno a lui? Risposta: Batman è il protagonista, ma non necessariamente la nostra attenzione è attratta su di lui. Hanno più attenzione per lui gli altri personaggi di quanta ne viene richiesta di dedicargli a noi spettatori del film. In sostanza, Batman non è fondamentale, è solo la maschera di un personaggio e se non ci fosse lui ci sarebbe un altro supereroe. Ecco perché durante la visione non si dovrebbe far troppo caso al fatto che abbia un costume da pipistrello (con le orecchiette). E infatti nessuno ci avrebbe fatto caso, se non su TFP :P (non so, eh: Io sono leggenda adattato al 2007 fa cagare ed era meglio quello originale; Batman mantiene il costume originale ed è ridicolo. Possibile che sia tutto inadeguato ai tempi?)

Tra parentesi, una bella opera d'intrattenimento è un'opera apprezzabile (quasi) da ogni tipo di pubblico, diversamente fruibile a seconda di quanto può cogliere il fruitore. Un film può essere profondo e intellettuale quanto vuoi, ma se fa addormentare il 50% degli spettatori e lascia un altro 25% senza alcuna idea di quello che volesse dire, non è un'opera d'intrattenimento, è un messaggio per qualcuno che ha le stesse turbe dell'autore e pertanto non mi sembra giusto tacciare di babbanaggine* quelli che preferiscono guardarsi un Die Hard (guarda caso proprio oggi ho comprato i DVD del 3 e del 4, mi avrete mandato un messaggio subliminale? :D). Poi non andiamo a citare il Grande Fratello: quello lo sa qualsiasi spettatore che è una merda. Il fatto è che alcuni si pongono il problema se sia sensato guardare merda, e altri no perché la merda è il carburante che il loro serbatoio pompa meglio. E poi c'è anche chi, ogni tanto, assume merda giusto per ricordarsi meglio di che sapore ha e come si fa a distinguerla dalla cioccolata ;)


*nessuno qui dentro ha usato il termine "babbanata", è un riassuntivo che mi sembrava adeguato.

Offline DRZ

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Re: Il Cavaliere Oscuro
« Risposta #368 il: 07 Set 2008, 00:37 »
Ragazzi, state facendo un polverone perché nel 2008 Batman ha le orecchiette.

Perché Batman ha le orecchiette!!!


In effetti leggendo tutta la diatriba mi stupivo di come nessuno sembrasse notare l'assurdità del tutto.

Seriamente, se la tutina/armatura di Batman sembra stupida forse il problema non è lato costumista, ma lato spettatore: e non perché le orecchiette siano serie, eh, perché obbiettivamente se ne parliamo a palle ferme sono abbastanza ridicole, ma perché se si nota un dettaglio del genere mentre si è al cinema evidentemente non si ha una capacità di sospendere la propria incredulità sufficiente a godersi un film di questo tipo.


Offline ghigo85

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Re: Il Cavaliere Oscuro
« Risposta #369 il: 07 Set 2008, 10:01 »
perché obbiettivamente se ne parliamo a palle ferme sono abbastanza ridicole, ma perché se si nota un dettaglio del genere mentre si è al cinema evidentemente non si ha una capacità di sospendere la propria incredulità sufficiente a godersi un film di questo tipo.



Beh, non mi pare un dettaglio così difficile da notare che Batman ha le orecchiette  :D

Cmq se la critica che non è capaci di godersi un film del genere semplicemente perchè si è contrariati verso Batman come costume in sè è rivolta a me, forse ti sbagli, visto che ho visto TDK due volte al cinema, e non vedo l'ora che esca in DVD...

E la diattriba non è che sia (almeno per me) così complicata...

TDK è un buon film (buono, non eccelso), ma che diventa eccelso grazie alla caratterizzazione del Joker, uno dei migliori cattivi di sempre.

Dico semplicemente che trovo Batman un personaggio che nel 2008, con il suo costumino per quanto pieno di upgrade,è buffo.

Punto.
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Offline Xibal

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Re: Il Cavaliere Oscuro
« Risposta #370 il: 07 Set 2008, 14:17 »

Uno che ha una cosa super-hi-tech con le orecchie a punta e il mantellino è buffo.




Il fatto, che forse sfugge, è che è fondamentale che Batman risulti buffo.
Solo che non dovrebbe apparire così agli spettatori che teoricamente sanno cosa stiano guardando, ma ai cittadini di Gotham, che infatti ascrivono continuamente Batman alla medesima stregua dei pazzoidi che combatte, come si vede nelle innumerevoli scene in cui gli "innocenti cittadini" vengano coinvolti nell'azione e gli venga fornito un balloon.

Dire che Batman sia buffo con quel costume da spettatore è come andare al cinema a vedere Blade e criticare ogni cosa che riguardi i vampiri perchè non aderente alla "realtà" su cosa siano i vampiri.
Che nella realtà, come Batman, non esistono.

Posso invece appoggiare l'idea che l'aver spogliato Batman, nel suo modo di muoversi o comparire sulla scena, di tutti quegli artifici di regia e fotografia capaci di donare alla sua figura un carattere archetipale più che fisico, come invece avviene spesso nei fumetti grazie per esempio a varie pose plastiche che ne sottolineino la psicologia e l'essenza più che l' "umana movenza", possa sicuramente aver reso l'esistenza stessa del costume meno efficace ai fini della caratterizzazione del personaggio, riducendosi ad un ruolo di mera funzionalità, più che di effettiva seconda pelle adesa più ad una volontà e ad una psiche, che non ad un fisico.
« Ultima modifica: 07 Set 2008, 14:22 da Xibal »
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Offline ederdast

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Re: Il Cavaliere Oscuro
« Risposta #371 il: 07 Set 2008, 16:02 »
Visto.
Bello.
Alcune considerazioni da fare però ci stanno.
Bellissima prova di Ledger nei panni del Joker, veramenete bravo, molto simile anche fisicamente ad un Nicholson "giovane".
Un vero peccato avere perso uno degli attori più interessanti della sua generazione.
Bale c'ha il fisico ma manca di "spessore", io preferivo tutta la vita il mingerlino Keaton, che ha comunque negli occhi e nello sguardo sicuramente qualcosina di più inquietante rispetto a Bale (non che Keaton poi fosse sto gran Batman, ma chi lo è mai stato: Kilmer? Clooney? Adam West?).
Bella la regia e ottima la fotografia, ottima la costruzione "realistica" delle situazioni e della scenografia gothamesca, solo ecco per salvare Batman da quello che patisce nel film, cioè una "stranianza" ridicola datagli dal "mantello, batcintura e cappuccietto con le oriecchete, la strada possibile (e impercorribile data la natura di "industria macina milioni" di Hollywood) sarebbe stata seguire in toto la strada tracciata da Miller col suo "Ritorno del Cavaliere Oscuro".
Cioè dare a Bruce "il tempo".
Come ha scritto Alan Moore sul batman di Miller la più grande intuizione del grande artista americano è stata quella di dare a Bruce Wayne/Batman la dimensione temporale che certo spetta ad un eroe creato nel 39.
Di trasformarlo in un ultra cinquantenne disincantato e segnato, roso da rimorsi ma invitto e rabbioso.
Un'eroe antieroe che si ritrasforma in quello che era recuperando se stesso ma soprattutto "il mito".
Il suo mito.
Addirittura portandolo a scontrarsi con il suo "amico/nemico", così diverso ma allo stesso tempo così vicino alla figura dell'uomo pipistrello regalandoci lo scontro più bello, emozionante, e definitivo della storia del fumetto.
Se una storia del genere vedesse mai la sua "espressione filmica" non usciremmo dal cinema rimpiangendo che il Joker di Nicholson o di Ledger non fosse il protagonista della storia.

Le opinioni sono come le palle, ognuno ha le proprie.
Callhagan.

Offline Xibal

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Re: Il Cavaliere Oscuro
« Risposta #372 il: 07 Set 2008, 16:31 »

Come ha scritto Alan Moore sul batman di Miller la più grande intuizione del grande artista americano è stata quella di dare a Bruce Wayne/Batman la dimensione temporale che certo spetta ad un eroe creato nel 39.
Di trasformarlo in un ultra cinquantenne disincantato e segnato, roso da rimorsi ma invitto e rabbioso.
Un'eroe antieroe che si ritrasforma in quello che era recuperando se stesso ma soprattutto "il mito".
Il suo mito.
Addirittura portandolo a scontrarsi con il suo "amico/nemico", così diverso ma allo stesso tempo così vicino alla figura dell'uomo pipistrello regalandoci lo scontro più bello, emozionante, e definitivo della storia del fumetto.
Se una storia del genere vedesse mai la sua "espressione filmica" non usciremmo dal cinema rimpiangendo che il Joker di Nicholson o di Ledger non fosse il protagonista della storia.


Io direi che con questo film Nolan abbia fatto quanto di più vicino ci possa essere al Batman di Miller, senza per questo essere mai in nessun modo pedissequo.
Perchè la dimensione creata da Miller non è solo temporale, ma spaziotemporale, cioè il protagonista non sono Batman o Joker, sono gli eventi e i momenti storici e politici in cui si ritrovano ad agire.
Il bello del Batman di Miller sta proprio nel modo in cui agisce in risposta all'evoluzione e al cambiamento dei tempi e delle persone, l'opera di Miller verte e ruota attorno allo sfascio della società ed al sovvertimento degli ideali che invece trova nella figura di Batman quel "Oggetto Inamovibile" che rivediamo esattamente in The Dark Knight, in entrambi i casi le persone cambiano, la legge cambia, gli interessi cambiano, ma qualcuno no, non si piega e preferirebbe spezzarsi piuttosto.

In tutto questo addirittura Nolan riesce poi ad inserire considerazioni ulteriori che lo salvano appunto dalla mera riproposizione di un pensiero non suo, e al Batman "d'acciaio" di Miller sostituisce un eroe sconfitto da quel mondo e da quella società, che per riuscire a non cambiare con essa pur continuando a lottare per essa, si sottopone all'estremo sacrificio di diventare il cattivo con gran dolore.

Da questo, il tempo per diventare vecchi e sostituire il dolore con una forte rabbia, il tempo per prendere coscienza che non ci sia più una città o delle persone per cui combattere, ma solo degli ideali inamovibili e "chi mi vuol seguire mi segua, gli altri si fottano..." ci sarebbe per un ulteriore episodio.
E se l'episodio non ci sarà, avremo comunque una pellicola che sia stata in grado di fondere e riassumere le istanze di capolavori come appunto Return of the Dark Knight, Year One, The Killing Joke, senza per questo riproporre pedissequamente questo o quel tema, ma fondendoli e reinterpretandoli come solo due grandi autori saprebbero fare.
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Offline ederdast

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Re: Il Cavaliere Oscuro
« Risposta #373 il: 07 Set 2008, 16:51 »
La situazione in cui si muove Batman nel film di Nolan esigerebbe un Batman rotto e stanco.
Non il pupazzotto a cui dà l'anima Bale.
Poi come ho detto sopra capisco che ciò non sia possibile.
Magari primo o poi un film ci mostrerà un uomo pipistrello "maturo".
Interpretato da un'attore maturo e in parte.
Chissà prima o poi forse Hollywood si stancherà dei "Batman a pile" che abbiamo visto fin'ora.
Sinceramente l'unico che esulava daln "carrozzone" americaneggiante era IMHO il Batman quasi "artigianale" di Burton.
Che però non azzeccava in toto il tiro.
Un plauso comunque a Nolan che ribadisco ci ha regalato un'ottimo film su Gotham City.
Le opinioni sono come le palle, ognuno ha le proprie.
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Offline Xibal

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Re: Il Cavaliere Oscuro
« Risposta #374 il: 07 Set 2008, 17:06 »
La situazione in cui si muove Batman nel film di Nolan esigerebbe un Batman rotto e stanco.

Perchè mai scusa?
Ci da un Batman che è in realtà la genesi del Batman di cui parli tu, un Batman che inizia a fare i conti non solo con la criminalità, ma con la città, i poliziotti, le leggi, gli interessi personali, e che solo attraverso questa ed altre esperienze, assieme ad altri cambiamenti del mondo, maturerà il personaggio che vediamo nell'opera di Miller.

Ma il contesto di The Dark Knight non presuppone affatto un Batman già ridotto a quel modo, visto che appunto quella condizione è un divenire e non uno stato nato dal nulla.
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