Altra cosa che mi piace molto di questo film è che non spiega nulla.
Ritengo molto interessante questo pdv, ovvero fregarsene di spiegoni sul perchè o il per/come, bensì il focalizzarsi sull'idea "Cosa farei succedesse una cosa del genere?"...
I rimandi, come già stato detto, al 9/11 sono palesi.
Riguardavo ieri il bellissimo podcast della Magnum Photos inerente a quel tragico giorno, e paro paro alcune scene sono state riprese (uomini sporchi di calce, la scena dei palazzi, l'aria con detriti volteggianti)...
La buona idea è fare una allegoria della paura, del terrore verso un evento in grado di causare vittime, e rendertela tangibile.
Il mostrone è un'allegoria forse, un esempio di tragedia massima, ma che si può manifestare in cose molto più terrene e meno sci-fi...
E proprio New York ne è l'emblema, con le Twin Tower.
Cloverfield per me ha questa intuizione: utilizzare un genere di solito non colmo di significati e abb irruento quale il monster movie, ma rendendo il "monster" un elemento accessorio, o meglio, un elemento marginale...
Alla fine ciò che conta è respirare le emozioni dei protagonisti, e in questo funziona...
Pertanto non so quanto ci sia di "trama" pensata e di "background" per il mostro (potrebbe essere accusa ecologista, ovvero come strano essere alimentato dall'inquinamento di qualche multinazionale nel mare, potrebbe essere un alieno, potrebbe essere un mostro biblico), ma davvero importa?
Cloverfield io l'ho adorato nonostante il senso di vomito dato proprio perchè è una esperienza in presa diretta, e di rara efficacia...
Lo stesso film avrebbe potuto avere come argomento l'attacco alle torri gemelle, un ipotetico attacco terroristico su vasta scala, un attacco ad opera di una nazione che tenta di invadere il centro di New York, e il film avrebbe funzionato lo stesso...
Naturalmente il mostrone rende più "appetibile" al pubblico la cosa...
Forse il paragone più scontato è il parallelo tra mostrone e terrorismo, o tra mostrone e isteria verso il terrorismo, e New York ne è forse l'emblema più tangibile.
IMHO