Hmm... mi sembra qui stai inquadrando due estremi. Che essendo estremi non condivido.
Ossia, Foucalt e Wind Waker è un discorso successivo: prima è necessario inquadrare il valore artistico/creativo di un videogioco in base a quello che ci vuole comunicare il director, il game designer; tutte le considerazioni a posteriori potranno scaturire dopo.
Sulle recensioni canoniche, bah, appunto come dici sono guide all'acquisto e non c'entrano con il nostro discorso.
Wind Waker ha sì una sua poetica.
E il veleggiare è un'esperienza emozionante, ma attenzione, stiamo parlando di un videogioco.
Cosa succede in Wind Waker realmente? La prima traversata è incredibile. Potremmo parlare dell'emozione di vedere sorgere il sole, dell'avvistare l'isola in lontananza, dell'immensità del mare, eccetera.
Ma appunto, parliamo di un videogioco, non di un film: questa è una scena che si ripresenterà un sacco di volte. E guarda caso, scelta di design, a un certo punto si userà il teletrasporto onde evitare di perdere ore (un film ne dura un paio) veleggiando per i mari di Wind Waker.
Quindi benvenga l'excursus sull'eterotopia, ma prima si dovrà stabilire se la direzione di gioco di Wind Waker è stata efficace oppure no.
Inoltre su Tetris sarà difficile scrivere trattati di antropologia. Ma non è così necessario a mio avviso.
Per rispondere alle altre questioni: non voglio isolare il gameplay, ma inquadrarlo come requisito principale che muove il videogioco.
Inoltre, io non metterei tutti i videogiochi in un unico calderone solo perché c'è interazione. Così come non metterei sullo stesso piano Otello, le lettere di Swift all'amata e il menu di McDonald solo perché sono letteratura. (Non ti arrabbiare, ma è l'impressione che ho avuto quando hai messo assieme videogiochi diversissimi senza distinguo)
Caso mai solo perché ci sono delle parole scritte, definire letteratura il menu del McDonald la vedo dura...
Chiaramente volevo solo sottolineare le grandi differenze che ci sono tra i vari generi videoludici (tutti con una dignità superiore ai menu del Mc). E l'unico punto in comune è proprio l'interazione.