Allora,
Numero quasi ottimo
I tre punti eccellenti di questo numero sono prevedibilmente i due reportage dalle fiere e lo specialissimo sul lancio delle console , di enorme interesse storico e giornalistico. Solo una domanda: ma sto cacchio di Snes è stato un successo o no? Io ai tempi non è che percepissi molto il vantaggio del Megadrive sul 16 bit Nintendo.
Fantastico il capitolo del libro relativo alla nascita dell’Xbox: ecco quello che mi piace leggere, i dietro le quinte, le storie di persone e dell’evoluzione dei progetti, davvero interessante
Intrigante lo special su Crackdown: la prima volta che lo vidi girare pensai che fosse una cazzata di portata epocale, e ancora oggi alcune cose no mi convincono, in primis il modello di guida delle vetture ed il fatto che sembrino appiccate all’asfalto, però è innegabile che qualche cartuccia da sparare il gioco ce l’ha.
Motorstorm mio appena avrò PS3, assieme a Heavenly Sword.Di Viva Pinata invece continuo bella mente a non capire una mazza ma è il gioco sul quale avrei sbavato dieci anni fa, oggi mi rendo conto di aver avuto un drastico cambiamento di gusti, visto che ho meno pazienza.
Lo speciale sul gioco cooperativo mi tange poco, però è ben scritto, idem per lo speciale sui suoni e quello su R-Type, molto evocativo (ma il gioco non l'ho mai giocato purtroppo). Su Impossibile Mission che dire? E' storia (bello l'approccio personale)
Preview: mmm queste non è che mi abbaino entusiasmato più di tanto, visto che si tratta di titoli conosciuti da tutti, consiglierei di andarsi a cercare qualche titolo meno pubblicizzato dei soliti DMC e Gran Turismo anche se è innegabile che ci fossero parecchie news da riportare.
Review: beh, dei titoli recensiti ho solo JUST CAUSE e SAINTS’ROW. Sulla prima recenza sono completamente d’accordo, sulla seconda no. Chi l’ha scritta si è dimenticato di citare molti fattori che rendono Saint’s Row molto più che un mero clone di GTA, a partire dal fatto che si gioca innegabilmente meglio, è meno caotico, ha una mappa chiara ed è meno dispersivo e quindi potenzialmente interessante anche per chi odia quel tipo di giochi (me , per esempio , che detesto GTA e sto giocando come un forsennato a SR) . Inoltre trama e personaggi non sono malaccio, insomma sta più sull’8 che sul 7.
Lascio per ultimo invece il buco nero di questo numero, ovvero le pagine degli editorialisti: è cosa buona che ci sia stata una variazione del team, ma l’idea che si fatichi parecchio a raccontare cose interessanti c’è tutta.A cominciare dal Bittanti, il cui pezzo gronda banalità a tutto tondo. Io punterei onestamente su qualcosa di più emozionale ed emozionante, seguendo lo stile dell’eccelso Gamers (libro in cui quasi tutto il contenuto è valido, tranne i mediocri contributi italiani): non raccontare il videogioco tout court, ma ricordi, aneddoti, esperienze che hanno a che vedere col videogioco (vedi un ottimo editoriale del mese scorso di cui però mi sfugge l’autore)