Della serie "
Grendel, mettiti un po' in cassa a incazzarti coi clienti, così vorranno fare di tutto per non passare più allo sportello"?
In realtà non sembra, ma con la gente con cui devo ho molta pazienza. Diciamo che so come comportarmi in pubblico e se serve mastico amaro.
Poi in privato tiro così tante bestemmie da far cadere tutti i santi da tutti i calendari di tutte le religioni nel raggio di 57km, ma la faccia è salva.
Btw, ieri un capoturno mi ha chiesto di dare una mano ad una portalettere (io faccio il ripartitore) per consegnare un paio di elenchi telefonici nella mia zona, in particolare in un giroscale dove un cinquantenne ha sclerato dietro alla suddetta portalettere (pure carina, sui vent'anni) perchè non aprendole nessuno ha suonato a lui che non aveva posta in arrivo, insultandola esplicitamente e minacciando di farle rapporto.
In poche parole mi ha chiesto di andare a fare da "guardia del corpo" e mi ha dato istruzioni riguardo al fatto per cui se il tipo avesse alzato la voce di nuovo, di fare presente che ci sono delle buone maniere da rispettare e che le Poste sono costrette a suonare anche a chi non ha posta in arrivo, se nessun altro apre il portone.
Arriviamo in questo palazzone, suoniamo proprio al tipo in questione, e diciamo che "c'è posta".
Manco farlo apposta, scende il signore (ore 14, sottolineo) nel giroscale, e io mi ero messo dietro un angolo con la pila di elenchi.
Già alterato, alzando la voce fa "Ancora Lei? Anche stavolta ha suonato senza avere niente per me?"
A quel punto spunto io dall'angolo, pila di elenchi in mano, li appoggio in terra, e gli faccio "oggi portiamo gli elenchi, quindi c'è posta anche per Lei. Tenga presente che le Poste sono al corrente delle Sue lamentele, e le fanno presente che se ha comunicazioni da fare può scrivere alla direzione centrale in piazza Domenicani, ma se insulta i portalettere solo perchè hanno suonato al suo campanello visto che nessuno apriva, allora è Lei che passa dalla parte del torto, e la collega se vuole può rivalersi a sua volta."
Il signore è rimasto un attimo in silenzio, squadrandomi, e poi mestamente mi risponde:
"mi scuso se sono stato maleducato, è che ieri stavo dormendo e mi ha svegliato senza avere posta per me, ecc ecc ecc..".
Ribadisco il concetto per cui la lamentela è lecita, ma alla fine rimane il punto che la posta non può essere lasciata in strada e qualcuno del giroscale deve aprire, quindi alzare la voce e insultare è l'ultima cosa da fare in questo contesto. Aggiungo che ci scusiamo se il servizio è lontano dall'essere perfetto, e le critiche sono sempre ben accette se fatte in modo formale e all'attenzione delle giuste persone, ma fintanto che il sistema sarà così dovremmo avere tutti un po' di pazienza in queste situazioni.
Il tipo prende il suo elenco, si scusa di nuovo, saluta e torna su con la coda fra le gambe.
Saliamo in auto, la portalettere mi ringrazia e mi riaccompagna in sede, riferiamo l'accaduto ai superiori, mi becco i ringraziamenti del capoturno.
Insomma mi hanno mandato a fare l'esattore mafioso, e ha pure funzionato.