Prima corsa oggi in Corso Italia a Genova. Punto di partenza, la cabina del telefono all'altezza di via Casaregis
Mio abbigliamento: pantaloncini di una taglia troppo grossi con chiave auto legata al laccetto, scarpe da calcetto, calzini casuali, maglia blu evidenzia-sudore, cellulare tenuto in mano, runtastic attivo con l'obiettivo settato follemente a 10km.
Come accompaganamento sonoro sono indeciso tra i Sigur Ros e del black metal. Opto per un album tranquillo dei primi, sperando che le atmosfere morbide mi aiutino a tenere basso il battito cardiaco.
A 300 metri dalla partenza mi rendo conto che i 10 km non sono raggiungibili. A 500 metri capisco che i Sigur Ros sono totalmente inutili e che la prossima volta posso andare di metal. Poco dopo la realtà perde definizione, avanzo in una nebbia sensoriale, tutto l'ossigeno è usato per mandare avanti fiaccamente il mio corpo.
La voce di Runtastic mi comunica qualcosa, ma il volume è troppo basso, non capisco nulla.
Inizio ad avere un immotivato male alla base della schiena, ma va beh, ci sono abituato, a hockey mi veniva sempre.
Oltrepasso una specie di capo sulla costa (google maps mi dice che lì ci siano dei giardini) e riesco finalmente a vedere la chiesa di Boccadasse, il punto che mi sono fissato di raggiungere prima di tornare indietro. E' lontanissimo, mi viene da piangere.
Sorprendetemente lo raggiungo, ma il falsopiano finale mi taglia le gambe.
Mi fermo con la scusa di fare un po' di stretching. So che è un errore, ma non ce la faccio più ad andare avanti. Una tizia fa evoluzioni da pattinaggio vicino a me. Dopo un tollup in scarpe da ginnastica, parte correndo come un missile.
Dopo 4/5 minuti di stretching farlocco, riparto per tornare indietro. Faccio tipo 400 metri e la forza di volontà mi abbandona. Basta, mi fermo e vado avanti camminando.
Nella walk of shame di ritorno alla macchina mi rendo conto osservando gli altri di essere passato dalla categoria dei corridori, tutta gente tutto sommato tonica, alla categoria dei camminatori veloci, tutta gente tristemente grassa.
Faccio gli ultimi 300 metri correndo, in discesa, giusto per darmi un tono di fronte a un gruppo di vecchietti. Raggiungo la macchina carico di vergogna.
Runtastic segna 3.91 km percorsi alla media di 6.09 km/h, ma a casa mi rendo conto che non mi ha contato i primi 800 metri circa, per ragioni oscure. Visto che ci avevo corso, mi scoccia un po', ma mi permette di partire con un'asticella più bassa per ottenere un miglioramento la prossima volta.
Ora fame bestia, vado a comprarmi del pollo da grigliare.
Mi rendo conto di essere troppo pesante rispetto a quando facevo sport abitualmente, faccio molta più fatica a spingere il mio corpo rispetto a quanto ero abituato. Motivo in più per continuare con l'allenamento.