Infarcitura col romano è un ciliegina, è il non prendersi troppo sul serio, è un accento, un modo di parlare che (a differenza della maggior parte dei dialetti) risulta univerlamente simpatico (infatti è molto usato nel mondo dello spettacolo) e molto comprensibile (il romano lo capiscono tutti, poiché oramai è solo una cadenza, un accento e non ha un vocabolario a parte).
Sinceramente non lo trovo affatto una ciliegina...
Comunque, non penso sappia intrattenere un pubblico come si deve, in maniera impeccabile...
Il siparietto con Bublè è stato insostenibile, lungo, con un inglese estremamente stentato che si raffazzonava all'italiano...
Parlava in parte inglese (BONOLIS, non Bublè
), in parte italiano, in parte romano (non ho nulla contro il romano, solo che stride secondo me in quella situazione), soffermandosi su sketch che risultavano solamente irritanti...
Insomma, ripeto, le canzoni io non le reggo, ho provato a vederlo solo per curiosità, ma era difficile ricordarsi chi era l'ultimo artista che si era esibito dato che la pausa tra il parlottare di Bonolis e l'artista successivo era veramente lunga...
E soprattutto concordo su una cosa:
il festival di Sanremo non è assolutamente musica...