Quello che dice Daimon è vero. Gli psichiatri hanno ancora un potere sproporzionato. Per fortuna un po' meno, rispetto al passato, quando su UNA segnalazione, persone che erano semplicemente eccentriche, o complesse, o solo scomode, venivano buttate in manicomio per una vita.
Molto dipende dalla sensibilita' dello psichiatra. Che comunque DOVREBBE avere un etica professionale da seguire.
Il problema della psichiatria è che non ha basi organiche, ossia oggettive, per definire una malattia. I criteri che definiscono una malattia psichiatrica sono stabiliti a priori dagli psichiatri. Quindi alla fine sono sempre loro che decidono che cosa è malattia mentale e che cosa non lo è.
Questo non e' (del tutto) vero. La neurologia e la psichiatria hanno fatto notevoli passi in avanti negli ultimi tempi. Anche se il campo d'azione e' ovviamente ESTREMAMENTE COMPLESSO e ancora POCO STUDIATO.
Ma, non essendo un medico, non saprei spingermi oltre e vi lascio alla vostra (nostra) ignoranza.
Mi dispiace solo vedere come vi viene facile confondere la psichiatria con la psicologia. Che pur avendo nomi affini poco c'entrano l'uno con l'altra.
D'altra parte dallo psichiatra ci vai (ti mandano) per curarti, dallo psicologo vai a far due chiacchere.
La neurologia e la psichiatria sono due campi oggi completamente distinti. La neurologia si è separata dalla psichiatria e tratta malattie con base organica, mentre la psichiatria si occupa della malattia mentale "propriamente detta". Quello che ho detto sopra è completamente vero: la psichiatria non fa diagnosi basandosi su alcun parametro clinico misurabile (valori ematici, esami radiologici, biopsie, ecc), ma solo sulla base di un elenco di comportamenti e atteggiamenti raggruppati in elenchi appositamente compilati. Cerca per esempio la definizione di "disturbo borderline" (il nome è già tutto un programma) e dimmi se praticamente qualsiasi adolescente non è riconducibile a questa diagnosi!
Il fatto che il campo sia "estremamente complesso" e "poco studiato" è solo conseguenza del fatto che della malattia mentale nessuno conosce la causa, né essa ha delle manifestazioni costanti, né esistono test diagnostici oggettivi.
La neurologia può curare alcune delle malattie che studia (in realtà non molte); la psichiatria, praticamente nessuna (eccetto forse il disturbo ossessivo-compulsivo e alcuni disturbi minori). Il malato di mente è malato a vita; una volta fatta la diagnosi, è considerato inguaribile. Se non fossero stati scoperti farmaci psicotropi ad azione puramente sintomatica, i manicomi esisterebbero ancora, perché senza quei farmaci lo psicopatico è imprevedibile e ingestibile. I farmaci possono dare una parvenza di normalità anche totale, ma toglili e tutto tornerà come prima; non eliminano la causa, ma controllano solo i sintomi. In buona sostanza, della malattia mentale non si sa nulla, se non come ridurne gli effetti.
Personalmente non confondo affatto psichiatria e psicologia. La psicologia non fa uso di farmaci, per esempio, e applica trattamenti con finalità terapeutiche, ma il suo problema è che il suo stesso campo d'applicazione è estremamente confuso e alcuni dei problemi che cerca di trattare vanno a confondersi con quelli oggetto della psichiatria, dalla quale possono essere considerati sintomi di malattia mentale. Wikipedia ha una pagina piuttosto ben argomentata sulla psicologia, ma non riesce a nascondere il fatto che si tratta di un campo, seppur ben etichettato, decisamente poco organico e definito, specialmente nelle sue finalità.