Voglio dire la mia, sicuramente dirò un sacco di cose che sono già state dette...
1) L'aborto è un diritto sancito da una legge, questo diritto deve essere garantito, assodato ciò:
1a) l'obiezione di coscienza andrebbe abolita, aveva senso nel '78 quando la legge è entrata in vigore e ginecologi che già lavoravano si sono trovati a dover praticare aborti, ora se uno scegli ginecologia sa benissimo che l'aborto farà parte dei suoi compiti e quindi se non gli sta bene va a fare il chirurgo generale o meglio ancora l'urologo. Il ginecologo è "il medico della donna" non quello "che fa nascere i bambini" altrimenti che vada a fare ostetricia.
1b) non è possibile che una donna per abortire si debba spostare dalla sua città perchè tutti i medici sono obiettori, è una prestazione sanitaria e come tale deve essere garantita in TUTTI gli ospedali, ma soprattutto non è possibile che medici obiettori poi pratichino aborti in via privata...dai, fate schifo. Altrimenti va a finire come per la procreazione assistita, chi ha i soldi va all'estero, chi non li ha si attacca!!!
2) l'aborto non è considerato da NESSUNA donna come un metodo anticoncezionale, è una scelta dolorosa che non si fa facilmente e a cuor leggero e comunque sia si tratta pur sempre di un intervento che comporta (come tutti gli interventi) dei rischi, quindi non è certo uno spasso, basti considerare che il numero degli aborti è in calo, soprattutto tra le italiane.
4) Quelli che sono contro l'aborto (parlo di preti principalmente o comunque cattolici) sono anche contro la contracezione, niente preservativo, niete pillola (addirittura avevano proposto l'obiezione di coscienza per i farmacisti riguardo la pillola), l'astinenza non è più un'opzione nel 2008, il sesso prima del matrimonio è la normalità, quindi non rompete le scatole, volete meno aborti? Bene, abbassate i prezzi dei preservativi, fate educazione sessuale, educate le ragazze e i ragazzi alla prevenzione della gravidanza (e già che ci siete delle malattie sessualmente trasmissibili).
Non trovo giusto che una ragazza incinta, spaventata, che non sa cosa fare, vada in un consultorio o dal medico e venga umiliata, fatta sentire una merda dal medico o da chi si trova di fronte. Non trovo giusto che la ragazza venga giudicata in alcun modo per quello che le è successo!!!
L'aborto è una scelta della donna, di nessun altro, la legge c'è, va bene così (obiezione di coscienza a parte) anche perchè abolirla o renderla più "severa" e complicata favorirebbe solo il ritorno del fenomeno degli aborti clandestini. Gli aborti ci saranno sempre, non è meglio che avvengano in strutture attrezzate e che siano eseguiti da medici competenti???
Ok scusate se il mio intervento risulta confuso e "incasinato".