Oggi sono andato a vedere Salgado a Milano.
Benché non sia un fan accanito della raccolta in oggetto (Amazônia), formata in larga parte da panorami in bianco e nero (che senso ha un arcobaleno in b/n?) è stata un'esperienza potente. Non avevo mai visto un allestimento così sontuoso per una mostra di fotografia. L'ultima volta che ho visto McCurry sempre a Milano era una mostra della parrocchia in confronto.
Le stampe panoramiche sono gigantesche e sono illuminate così alla perfezione da sembrare retroilluminate (all'inizio pensavo fossero tv 70" sospesi!).
Di contro, i ritratti raccolti in tre spazi dedicati hanno tutti composizioni interessanti, che sfidano le convenzioni come regola dei terzi e spirale aurea. Eppure ciascuna era come un puzzle, mi mettevo a studiarle e dopo un po' capivo sempre il criterio in base a cui deviava dalla distribuzione più attesa. A volte il soggetto era un po' più in basso perché bambino o anziano/appesantito, altre volte una figura era intenzionalmente "nascosta" per farti prima percepire la giungla e solo dopo la persona, come se ne fosse in qualche modo figlia.
Consigliata.