La verità mi pare stia nel mezzo.
Di FFVII e VIII, in FFXV, rivivono i viaggi in auto, le cavalcate sui chocobo (anche colorati), i pg truzzissimi, l'ennesimo antieroe dai capelli di platino, l'ennesima gentil donzella a rischio morte, l'ennesima world war tra regioni, le summon (mai così grandi e così per DAVVERO summon), l'ennesimo bel tenebroso, l'inconfondibile ed egregiamente ricompilato bestiario (per quel che ho giocato in judgement disc e visto nei video), retaggi di Deling City (no dico, ricordate quante pretese di verosomiglianza avesse, sì?)
Ciò che di FFVII e VIII però, probabilmente, non rivivrà in FFXV saranno luoghi assurdi, anche solo a livello concettuale... Garden di Balamb, Gold Saucer, Esthar... Ma vabbé, basterebbe limitarsi alla panoramica iniziale su Midgar.
Quindi sì, il fantasy based on reality scorreva copioso già in FFVII e FFVIII, però la fazione opposta potrebbe aver ragione nel ritenere che FFXV si esaurisca in quel registro lì.
Dico potrebbe, perché il gioco andrebbe, a rigore, giocato dall'inizio alla fine per decretarlo.