Considero il terzo la punta massima di Burnout. Conserva la natura racing del secondo con in più l'aggiunta del takedown, che secondo me non snatura il gioco, anzi. Provate a giocare adesso B1 o 2: mentre battaglierete con un avversario, vi verrà naturale cercare di stringerlo contro il guard rail per farlo schizzare in aria. Burnout 2 "voleva" il takedown, anche se ancora non lo sapeva.
Il 4 è comunque un ottimo gioco, ma passa il punto di non ritorno in direzione del destruction derby. E' un'evoluzione tutto sommato in linea con quella della serie, ma secondo me ha perso qualcosa rispetto al prequel. Troppo caotico, aleatorio, e con diversi bug, per giunta.
Dal quinto gioco non so cosa aspettarmi. Non lo vedo bene Burnout con il free roaming. E' una struttura che richiede una fisica più accurata, più flessibile. Burnout non ha una fisica vera e propria, i takedown si innescano dopo una certa soglia di impatto come se ci fosse un'interruttore. Per dire, urto da 49 = macchina tira dritto, urto di potenza 50 = takedown. In uno scenario aperto, con mille variabili scenografiche impreviste, un sistema così basico presterebbe il fianco a molti bug e problemi, secondo me.