Tempo fa lessi sul forum di GamingAge le dichiarazioni di un analista giapponese che imputava a Sony scarsa lungimiranza nella sua lotta ad iPod. Secondo l'esperto, Sony ha fatto l'errore di considerare l'iPod come un prodotto rivale contro cui competere, mentre il gadget Apple (o, più precisamente, l'infrastruttura iTunes di cui il lettore è solo la facciata) è di fatto uno standard affermato. E contro glistandard non c'è competizione. Per questo i lettori mp3 di Sony, così come quelli di altre marche, non hanno speranze di imporsi. Un errore già commesso da Sony quando tentò di imporre un altro formato in contrapposizione all'mp3. Ma del resto si sa, Sony ha un debole per i formati proprietari.
Trovo l'analisi interessante, e sono partito da questo assunto per fare un po' di fantapolitica videoludica - e non solo.
Torniamo indietro di qualche anno, quando Sony stava pianificando PS3 ed Apple cercava un nuovo accordo per le CPU dei suoi computer. In questo frangente i due colossi avrebbero potuto stipulare un'allenza di ferro da cui entrambi potevano trarre vantaggi. Da una parte, Jobs dà fiducia al Cell e al Blu-Ray e punta su queste tecnologie per i prossimi Mac. In questo modo i nuovi Mac sarebbero stati in grado di ripodurre anche i film in HD. Dall'altro lato, Sony si affida ad iTunes e lascia perdere Sony Connect. Mette in vendita lettori mp3 iTunes compatibili e sfrutta il canale di vendita per distribuire le sue numerosissime proprietà intellettuali nel campo del cinema e della musica. Si sarebbe persino potuta spingere fino al punto di varare una linea di Vaio dotati di Cell e Mac OS, da affiancare ai Vaio Windows.
Arriviamo così a PS3. Sony sfrutta l'appoggio di Apple per la realizzazione di iPlayStation, una versione ad hoc di iTunes deputata alla distribuzione di contenuti digitali e, ovviamente, al gioco online. La stessa PSP può sfruttare la medesima piattaforma online per l'acquisto di film, video e giochi PSone. PSP, da improbabile avversario di iPod, diventa la sua estensione videoludica. Tornando a PS3, il cuore del sistema è una versione light e custom del Mac OS. PS3, PSP e iPod diventano così lo standard dell'intrattenimento elettronico, un vertice a tre punte tra loro perfettamente integrate e compatibili. Senza contare che, forte di Cell e Mac OS, PS3 diventa di fatto un Mac da gioco, a cui basterebbe una tastiera e un mouse per diventare anche un PC da salotto. Ci si potrebbe persino spingere oltre e distribuire un Mac-PS3 per chi volesse un computer vero e proprio con in più la ludoteca di PS3. Ma sarebbe una mossa un po' eccessiva, si rischierebbe di contaminare l'unicità commerciale di PS3. Senza contare che la storia di 3Do insegna che le console "su licenza" non funzionano. La console deve essere una sola, o cade la sua appetibilità feticista.
E questo è quanto. L'idea è volutamente ardita e scarsamente praticabile, ma rimane comunque un'ipotesi suggestiva, anche perché permetterebbe a Sony di andare ad attaccare Microsoft a 360 gradi, e non solo nell'ambito videoludico. Due dei suoi più agguerriti rivali si alleano e la cingono d'assedio su due fronti. Un problema non da ridere, anche perché nel frattempo c'è da tenere d'occhio il gigante Google. Che potrà anche avere i piedi di argilla, ma nel frattempo cresce.
Resta e resterà fantascienza per svariati motivi. Primo perché Sony è troppo orgogliosa per appoggiarsi così tanto ad un'altra compagnia. Affidarsi in toto ad iTunes significa perdere il controllo sulla distribuzione online dei contenuti, cosa a cui il colosso giapponese (anche a ragione, probabilmente) non pensa assolutamente. D'altra parte, vincere l'appalto Apple avrebbe reso il Cell un prodotto di enorme successo, mentre ora come ora rischia di non affermarsi al di fuori di PS3 e qualche server. Invece Sony ha bisogno di venderne tanti, perché ha puntato e investito moltissimo su questa tecnologia. Un'altra ragione dell'impraticabilità dell'accordo è la strada presa da Apple con Boot Camp. Affidarsi ad Intel significa aprire le porte dei Mac ad un sacco di potenziali acquirenti che finora non hanno voluto/potuto abbandonare Windows. Non credo la stessa cosa si sarebbe potuta fare utilizzando il Cell.
Il matrimonio tra Sony ed Apple rimane per tanto solo una mia personalissima ipotesi, e probabilmente entrambe le compagnie hanno solo da guadagnare nell'andare per la propria strada. Certo è che vedere assieme iPod e PlayStation, i due brand più forti e rappresentativi dell'intrattenimento digitale attualmente sul mercato, sarebbe stato un colpo di teatro particolarmente suggestivo.