Se non erro la classificazione PEGI serve solo per dare un "consiglio".
Non è come il v.m. 14 o v.m 18 per i film che impongono il divieto.
BeNso non é cosi. Fidati. Ci sto abbastanza dentro. Hanno molte pressioni, e la questione dei margini non é semplice.
Sulle scorte illimitate pure non é cosi. Perché di molti giochi ne hanno poche copie che arrivano quando finiscono. Quindi ora di Alien non cè ne stanno e tra venderli a 71 o nel più 5 c'è differenza. Cmq questo é solo un esempio, ce ne sono tanti. È per dire che alcune cose hanno convenienza a farle, altre sono più restii. È un dato di fatto, non lo inventò io.
Sulla questione pegi: io sto usando le parole "spesso", "a volte", "dipende dall'età", se non leggete il problema è vostro, non mio. Non ho scritto "questa é legge". ^^
Se non erro la classificazione PEGI serve solo per dare un "consiglio".
Non è come il v.m. 14 o v.m 18 per i film che impongono il divieto.
Mi hai ricordato quando marinavo la scuola per andare a noleggiare film porno
Il divieto a Napoli non sanno manco cos'è
Sulla questione pegi: io sto usando le parole "spesso", "a volte", "dipende dall'età", se non leggete il problema è vostro, non mio. Non ho scritto "questa é legge". ^^
Veramente stavo rispondendo a Benso.
vabbè, non sarà (non è) vincolante ma se nemmeno i retailers si pongono la questione non vedo chi dovrebbe incrementare la sensibilizzazione.
A 'sto punto speriamo nella sensibilità dei genitori, e più di qualcuno l'argomento ce l'ha almeno presente, nel far sì che a qualcosa 'sto benedetto PEGI serva. Dopotutto - amanti o no del media - certi giochi effettivamente NON sono adatti ad un pubblico immaturo.
Sarebbe interessante conoscere il pensiero in merito dei (molti) genitori che bazzicano qua dentro, benchè la stragrande maggioranza abbia ancora figli in età prescolare, e pre-gaming in generale...
Allora.
Si era partiti dalla domanda: " i commessi gs vendono gta e giochi violenti a TuTti?". La risposta é no.
Hanno fatto pure vedere un servizio alle iene con tanto di telecamera nascosta. Hanno mandato un ragazzino in 7 gamestop a chiedere mortal kombat e resident evil. Nessun commesso si è opposto.
LOL, non capisco se è una battuta o se è successo davvero.
È successo davvero, se trovo il video lo linko. Hanno fatto anche altri servizi sui videogiochi, dalla dipendenza alla pirateria.
Non dirlo a me, figurati, devil sostiene che i commessi non vendono un gta 5 ai minorenni.
Viviamo in mondi differenti.
Io sono testimone oculare si almeno un paio di casi in cui si sono rifiutati, era GTA4 però. E in un caso il cliente era pure cresciutello, 15 anni ce li aveva sicuro.
Una volta ho fatto i complimenti al commesso per il comportamento, e mi ha detto tipo "quelli veramente vietati ai minori sono pochi, GTA ad esempio. Gli altri sono solo sconsigliati e si possono vendere anche ai minorenni".
Non mi risulta esistano queste sfumature sul PEGI, o mi sbaglio?
E' una questione morale che sta al singolo individuo, visto che non si tratta di un vero e proprio divieto ma di un "consiglio". Personalmente credo che si possa avere un minimo di elasticità, tipo al 10enne del fatto increscioso di oggi si possa tranquillamente dare un gioco 12+. Ma 18+ direi proprio di no: in certi giochi quel "18" non significa solo frattaglie, turpiloquio o atmosfere noir, ma anche scene di sesso più o meno esplicite.
Sarebbe interessante conoscere il pensiero in merito dei (molti) genitori che bazzicano qua dentro, benchè la stragrande maggioranza abbia ancora figli in età prescolare, e pre-gaming in generale...
Eccomi, per me il controllo devono farlo i genitori, non ci sono cazzi.
E non esiste la scusa "ah non sono preparati", se vedo che mio figlio si interessa di qualcosa mi informo e lo tengo sott'occhio (per quanto possibile, con l'aumento dell'età diventa sempre più difficile).
Troppo facile demandare l'educazione agli altri, e poi lamentarsi
Infatti i genitori devono disciplinare i genitori. I commessi facessero i commessi, ossia vendere di tutto a tutti. Pure per i consigli, la massima diplomazia, se uno si sbilancia troppo e il ragazzino ignorantello compra un gioco che poi gli è gradito, ci scappano insulti e bestemmie da qui fino al 2020.
In America, quando comprai Diablo II all'uscita (16+ che mi pare fosse la M nel pegi americano) mi chiesero la carta d'identità, altrimenti ciccia (avevo 17 anni io)
Grazie al cazzo che calano le vendite, l'anno scorso uscirono le console next gen!