Molto spesso sono migliori come giochi, anche perché sono ben più semplici da realizzare.
Ma parlando di immersività, il binario fa attrazione da luna park. Per dire, secondo me gli FPS in linea dovrebbero essere solo in ambientazione fantastica. GOW funziona benissimo, KZ2 avrebbe potuto.
Gli shooter bellici realistici, invece, hanno il problema di voler rappresentare la guerra. E se mi rappresenti la guerra come un corridoio su cui si affacciano balconi a respawn infinito, allora mi stai prendendo in giro e io me ne accorgo subito. E a dirla tutta l'impressione che ne ricevo è di volgarità
Non sono ancora in possesso di KZ2 ( xxx tvttb Poste Italiane), quindi purtroppo non posso prendere seriamente parte alla discussione.
Per cui - dopo un rapiderrimo OT per dire che se Sony realizzasse il Sixaxis Ivan Edition avrei molto meno male alle mani - salto su questo punto teorico.
La motivazioni di Cristiano sono serie, ma non mi convincono.
Non credo che sia una questione che si può dicotomizzare così su due piedi: GUERRA SUI BINARI = BRUTO CATIFO; GUERRA FREE ROAMING = FIGATA.
I film di guerra (bleah, che etichetta) sono tutti su binari, ciò non li rende volgari.
I libri di guerra (bleah, che etichetta) sono tutti su binari, ciò non li rende volgari.
Se - e dico se, perchè secondo me non è vero - i giochi di guerra sui binari sono volgari non è colpa dei binari, è colpa dei giochi.
Questo non ha assolutamente nulla a che fare con i mezzi espressivi diversi propri di ciascun medium.
E' possibilissimo che un ambiente aperto aggiunga molto all'immersione bellica (fra parentesi: non distinguerei nemmeno fra guerra realistica e fantascientifica: il tipo di emozione che vogliono convogliare è il medesimo, la problematica aggiuntiva è solo etica). Ma è anche possibile che non lo faccia.
Tutto sommato il gioco potrebbe risultare più potente di libri e film anche restando sui binari, ma ad una condizione: un pari livello di profondità e valenza artistica dei suoi realizzatori.
Oops.
Buon viaggio, viggì.