Noi facciamo la differenziata e non è che ci dimentichiamo il tappo. Un motivo dietro deve esserci, ma non me lo spiego tanto.
Capivo di più quando hanno fatto le lattine con la chiusura che rimaneva attaccata, perché in quel caso la linguetta non serviva e finiva in giro. Ma una bottiglia senza tappo?
Quando non capite la praticità di una nuova trovata, la cosa si spiega facilmente.
C’erano da spendere dei soldi. C’era qualcuno a cui darli. C’era un problema che non era un vero problema, ma pagando quel qualcuno per trovare una soluzione che non serviva a quel problema che non era un problema, si è risolto il problema di spendere quei soldi.
L’unica altra spiegazione è che l’artefice dell’idea abbia visto qualche documentario sulla plastica e, dopo una cena pesante, abbia sognato di annegare in un oceano di tappi di plastica. E il nostro sognatore, ahimè, è qualcuno con potere decisionale.
Il bel risultato è che ora le confezioni di succo di frutta necessitano di istruzioni per aprire il tappo, una cosa che rientrava tra le prime skill apprendibili dal lattante mediante semplice osservazione.
Perfetto per una società che ha bisogno di istruzioni per tutto.
Io continuo a strapparlo via, per mandare nell’etere il messaggio che questa nuova cosa del tappo è una minchiata.
mettiamo un tappo a questa discussione.
uscite le cazzate!!
Sacrosanto!