Bah, per quella che è la mia piccola esperienza (oddio, piccola nemmeno troppo visto che ho sempre investito cifre "pesanti" se rapportate al mio comunque scarso patrimonio) oltre a quelle citate da Seppia direi che ci sono solo altre 3 regole fondamentali
-andarsi sempre a leggere lo storico di un'azienda degli ultimi 5 anni (minimo), per vedere quali minimi e massimi ha toccato, quando e perché. Ovvio che valutare un'azienda dal suo andamento negli ultimi 18 mesi non è una cosa molto intelligente da farsi.
-praticare lo stop-loss solo se si hanno ben presente i meccanismi di borsa e, e qui vado nettamente in controtendenza con quello che dicono tutti, NON spalmare il portafogli su troppe aziende. Tanto adesso c'è poco da fare, non esistono settori difensivi, se va giù, va giù tutto.Certo, oggi le banche sono le più volatili, tra quelle "grosse" (parlo di Mib, che è l'unico mercato che seguo) ma onestamente salvi casi eccezionali non ho visto titoli andare mai in netta controtendenza.
-non investire mai più del 10% della somma che si vuole destinare alla Borsa in una botta sola.Sempre centellinare, perché mediare i prezzi oggi è l'unico modo per salvarsi da cadute tipo quella odierna, puramente speculativa.
Essendo io un cassettista, concordo appieno sul valutare l'investimento nel lungo periodo (visto che si stanno mettendo le cose direi almeno 2 anni) perché fare lo shortista è davvero roba da profescional (che infatti credo ci stiano guadagnando l'anima de li mortacci loro)
Concludo dando, per una volta, ragione piena a B.: ste agenzie di rating sono cialtrone oltre ogni dire, dipendesse da me le abolirei seduta stante.
Poi, voglio dire:http://www.corriere.it/economia/10_maggio_06/wallstreet-refuso-operatore_ebae94a6-594a-11df-ace4-00144f02aabe.shtml