Attenzione, io non parlavo mica dei Testimoni di Geova che mi bussano al citofono. Parlo di un condizionamento diverso, come quando le alte gerarchie cattoliche tentano di condizionare la politica su temi etici come aborto, contraccezione, fine vita. E' lì che si gioca la battaglia vera, dato che l'imposizione c'è e come. Ovviamente i cattolici, come avviene per qualsiasi altra fede, ritenendo di avere la conoscenza assoluta di ciò che è bene e ciò che è male, tentano in tutti i modi di imporre la loro visione anche agli altri. Certamente non tutti, ma le alte gerarchie ci provano e spesso ci riescono, grazie anche alla solita mollezza e opportunismo della nostra classe dirigente di ambo i lati. Liberi di provarci, ma liberi anche noi di lottare perché a ognuno venga garantita libertà di scelta per tutto ciò che ruota attorno la sfera personale.
Una volta mi arrabbiavo non poco quando sentivo i papalini tuonare contro la contraccezione, l'aborto, il testamento biologico... ormai non più. Cos'altro potrebbero fare, d'altro canto, è quello che sono. Ora la mia rabbia è rivolta più che altro contro chi, per paura del cosiddetto "voto cattolico", secondo me molto sopravvalutato, si pone puntualmente a 90° pur di compiacere il Vaticano, dimenticandosi che l'Italia è ormai composta da una straordinaria pluralità di fedi e non fedi che dovrebbero essere garantite allo stesso modo (altrimenti per favore piantiamola di parlare di Democrazia). In questo senso, ben vengano i banchetti dell'UAAR, in fin dei conti se la RAI sponsorizza continuamente il Vaticano trasmettendo messe, contromesse, speciali su santi, madonne & affini, non vedo cosa ci sia da lamentarsi per quattro tavolini in croce