Un cliente "per risparmiare" invece di fare il pagamento alla ente pubblico per cui lavoro tramite bonifico, ha spedito un assegno per raccomandata... L'assegno lo ha spedito alla filiale della banca presso la quale è presente il conto della nostra società... Per il tipo di competenza che abbiamo per noi è impossibile verificare questa cosa con la banca.
Dopo 15 giorni in cui ci ha chiamato in continuazione perchè la pratica non andava a buon fine, ha deciso di cedere e fare il bonifico come la procedura vuole, e poi la pratica è stata evasa senza problemi.
Oggi ha chiamato di nuovo furioso per pretendere il rimborso dell'assegno. Gli chiedo semplicemente se è sicuro che l'assegno sia stato effettivamente incassato, ma lui ne è sicuro perchè ha la ricevuta di ritorno della raccomandata... e poi la sua banca gli ha garantito che la banca che ha ricevuto l'assegno è tenuta per legge ad accreditare l'assegno sul conto del beneficiario, altrimenti li arrestano. Mi sono permesso di chiedere se arrestano solo il direttore o tutti gli impiegati. In più ci ha rimproverato per avergli fatto fare delle brutte figure con la sua banca, perchè gli abbiamo suggerito di rivolgersi loro per bloccare l'assegno, ma gli hanno detto che è impossibile se non ha l'assegno originale. Inoltre gli abbiamo consigliato di contattare la filiale alla quale ha spedito questo assegno, ma anche questo è stato giudicato come un suggerimento poco opportuno.
La cosa simpatica è che questo tizio è veramente avvelenato con noi, e urla e minaccia denunce.