Dopo aver letto l'articolo su Videogiochi anch'io sono stato preso da una smania di acquisti. Al momento sto aspettando una grossa spedizione da Amazon
Ho quasi tutti i volumi di Ludologica, tranne quelli di cui mi frega ben poco (Age of Empires, The Sims e robba del genere, io sono un console gamer), e ho comprato il volume su Doom della collana Videoludica.
"Tutto quello che fa male ti fa bene" è un bel libro, la parte sui videogiochi ti fa innanzitutto capire che per una volta c'è uno che parla di videogiochi insieme ad altra roba ma che prima di parlare si è documentato almeno un po', e poi ti fa sentire fiero di essere un giocatore, almeno per la breve durata della trattazione. Comunque il videogioco non è certo il fulcro della discussione, ma il libro rimane una buona lettura.
Di tutti i libri elencati dall'articolo, Phoenix è e per molto tempo resterà il mio cruccio. Tutte le edizioni sono esaurite e una copia usata costa come l'oro. Non è l'unico ad essere fuori stampa, ma è sicuramente quello che costa di più a prenderlo usato.
Per fare qualche commento sui libri che ho già letto di quelli pubblicati in Italia: innanzitutto mi fa piacere che Ludologica non sia stata una collana i cui libri dovessero essere redatti seguendo un protocollo. Il risultato è che ogni libro è fatto a modo suo, uno più orientato verso l'analisi dei giochi in sé, l'altro invece volto ad analizzare l'impatto sociale e culturale del titolo in argomento. D'altra parte questo vuol anche dire che alcuni dei volumi somigliano più a degli zibaldoni di pensieri su una certa serie che non a delle trattazioni rigorose, però mi fa piacere che qualche volta si parli del gioco in se stesso senza dover sempre citare McLuhan o i discorsi dei senatori contro i videogiochi. Il libro sui mondi di Super Mario è uno dei miei preferiti, ma tutti quelli che ho letto sono belli. In alcuni ci sono errori grossolani, come in quello su Final Fantasy, ma non importa.
Videoludica, comunque, sembra promettere molto di più. Ho letto circa un terzo del volume su Doom, ma è straordinariamente interessante, molto comprensibile pur essendo scritto (e tradotto, quando gli articoli sono stranieri) in un linguaggio piuttosto formale.