Come promesso ho scritto un breve (sì, come no ^_^ ) commento sulle opinioni postate riguardo a "We care about your life".
Da ciò che è emerso dai vari pareri, mi sembra che il mio racconto sia piaciuto soprattutto per lo stile adottato. Come ho già scritto ho interpretato la competition alla lettera, cercando di scrivere un testo che fosse fedele allo spirito della serie. Ho quindi preferito puntare su scene d'azione e d'atmosfera, descrivendole nel modo più limpido e scorrevole possibile (l'idea era quella di fornire immagini della stessa qualità degli sfondi 2D della saga). Il fatto che stessi raccontando un evento fedele allo spirito della serie - si vedano i riferimenti spazio-temporali (l'articolo sul Raccoon Times, il Marble River, etc...) - mi ha anche permesso di giocare molto su elementi già noti al lettore, sfruttando quanto più possibile quel codice di segni che chiunque abbia giocato un Resident Evil conosce; ad esempio, non ho avuto in alcun modo bisogno di spiegare l'evento accorso al ponte, né quello all'interno dell'ambulanza. Il lettore stesso, attraverso alcuni indizi (il fatto che l'agente provenisse dalla Raccoon Forest e che avesse una fasciatura al braccio), poteva facilmente ricostruire l'accaduto senza troppe difficoltà.
Più in generale, comunque, per lo stile e il ritmo mi sono ispirato a Crichton; ed evidentemente non è casuale il fatto che, curiosamente, la serie televisiva ER (con cui il mio racconto ha diverse somiglianze) ha tratto ispirazione proprio da un libro di Crichton: Casi di Emergenza (che però non ho ancora letto) ^_^ A tal proposito, molti si sono sorpresi (se non impauriti) dall’uso della terminologia medico-scientifica. In realtà io NON sono uno studente di medicina ^_^'' Oggigiorno tutto è alla portata di un click...ed ecco che dopo una ventina di minuti di navigazione online sapevo già tutto su come intervenire in caso di shock anafilattico.

Questo mi rimanda ad un altro fattore che sembra aver riscosso un discreto successo: i protagonisti ^_^ L'idea dei paramedici mi è venuta in mente quando ho deciso di ambientare il racconto nel periodo dei primissimi casi di manifestazione del virus. Di conseguenza mi è sembrato ovvio che i primi ad accorgersi di questi epidodi fossero dei medici (ed in particolare quelli destinati al pronto intervento). Di qui anche l'ambiguità del titolo, scritto in inglese e tra virgolette quasi ad imitare un ipotetico slogan pubblicitario della Umbrella. Doveva risultare ironico e beffardo, anche in rapporto agli avvenimenti del racconto (i paramedici in buona fede che soccombono a causa della Umbrella Corporation). Il tema della multinazionale dalla doppia facciata (quella dei farmaci salvavita e quella degli esperimenti genetici) mi ha sempre affascinato nella saga...ed ineffetti mi sarebbe piaciuto marcarlo di più nel racconto (qualcuno si è chiessto che marchio compariva sui macchinari e sui farmaci con cui Dana e JD tentavano di salvare l'uomo della forestale??? ^_^ ).
E poi viene il finale. Se potessi cambiarlo, ora, lo farei di certo (anche se preferirei scrivere un racconto molto più lungo). E dire che inizialmente l'idea della trasformazione in zombie e dell'incontro con Jill mi parve anche originale!!! ^_^ In realtà, al momento della stasura, cercavo frettolosamente un modo di chiudere il racconto...per dargli perlomeno una pervenza di completezza... Mai scelta fu più sbagliata. ^_^
E questo mi sembra tutto. Degli Easter Egg riguardanti il mio Nick ho già parlato in un altro post ^_^ ...per il resto non mi resta che confermare che JD è un riferimento a Scrubs, come notato da ZionSiva ^_^
CIAO!!!
