Autore Topic: [NES] Mega Man 2  (Letto 2627 volte)

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Offline EGO

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[NES] Mega Man 2
« il: 23 Set 2004, 04:04 »
Un seguito. Strana idea da parte di Capcom, in un’epoca in cui il suo titolo più celebre era ancora l’impossibile Ghosts ‘n Goblins e le infinite versioni della vacca da latte Street Fighter II erano ancora un sogno tecnologicamente proibito. Eppure Rockman, titolo non eccellente e dal successo indubbiamente non troppo significativo, ottenne un seguito. E che seguito. Nessuno può dubitare, in retrospettiva, che Rockman 2 sia una delle più brillanti gemme nella corona del NES, ed uno degli episodi della serie più amati di tutti i tempi. Quel che è certo, è che questo sequel fece del suo protagonista una star, aprendo la strada ad una fiumana di altri episodi.

Rockman 2 si apre con la stessa musica che concludeva l’episodio originale, e ne conserva l’obiettivo. Ma nel tempo trascorso dalla pubblicazione di Rockman Capcom ha avuto tempo di rivedere il progetto e limare tutto ciò che non andava, giungendo ad un prodotto eccezionale. Innanzitutto, è stato introdotto un sistema di password, fatale mancanza del primo episodio, permettendo così di non perdere ciò che si è conquistato. In secondo luogo, il numero di Robot Masters è salito da sei a otto, numero che rimarrà una costante della serie. Oltre a queste aggiunte di importanza capitale, ci sono una serie di nuove feature: ad esempio, ora dopo aver battuto un Robot Master una schermata ci indica il nome della sua arma e la trasformazione di Rockman quando attiva quest’ultima; e, dopo aver battuto ognuno di tre specifici Masters, il Dr. Light mette a disposizione un oggetto speciale di un trio composto da piattaforma arrampicamuri, slitta-jet  e piattaforme fluttuanti, indispensabili per superare le insidie di Skull Castle. A livello di gameplay, un’altra importante novità è costituita dalle Energy Tank, contenitori in grado di ripristinare tutta l’energia e trasportabili in numero massimo di quattro; fondamentali salvavita in situazioni critiche, come gli ultimi boss.

Tecnicamente il gioco è maestoso, un passo avanti dal pur notevole Rockman: la grafica è stata “snellita” laddove possibile, e l’esempio più vistoso di questo alleggerimento sono gli aculei letali, ora rappresentati da sottili ed eleganti stellette metalliche nere al posto degli enormi chiodi del passato. Il livello di dettaglio è aumentato ed i fondali, in particolar modo, ne hanno beneficiato (memorabile quello dello stage di Bubbleman). Inoltre la fantasia dei designer si scatena nel rappresentare le creature robotiche più incredibili, da enormi pesci lanterna a velocissimi polli, fino al glorioso dragone di Skull Castle, stage 1. Le musiche, poi, sono qualcosa di fenomenale; con la sola eccezione di quella degli stage avanzati di Skull Castle, tutte sono degli autentici capolavori, e certamente si annoverano tra le migliori non solo della serie, non solo del NES, ma di sempre. Quella di Skull Castle stage 1 e 2 è assolutamente fantastica.

La giocabilità è stata migliorata enormemente. Tutto si muove più in fretta e si è cercato di evitare situazioni eccessivamente punitive, anche se alcuni passaggi ed i terribili laser dello stage di Quickman infondono terrore ad anni di distanza. Gli stage sono geniali e di dimensioni generose, le armi dei Masters tra le più versatili mai viste, specialmente le onnipotenti Metal Blade di Metalman. I Masters stessi sono disegnati ed animati splendidamente ed offrono una sfida notevolissima, con pattern non sempre prevedibili e (ahimé) non sempre evitabili. A questo proposito, va ricordato che la versione occidentale del gioco offre due livelli di difficoltà, Normal e Difficult; l’ironia vuole che Difficult sia in realtà l’unico livello di difficoltà della versione giapponese. Assuefatti ad anni di Normal, molti giocatori osservano attoniti la propria disfatta allorché, a livello Difficult, si ritrovano di fronte a boss che non vogliono morire e che provocano danni apparentemente sproporzionati. Va anche detto che sono state fatte scelte discutibili: è impossibile non riportare danni contro Airman e Woodman, ed è assai improbabile non essere colpiti da Flashman e Quickman; quanto a Dr. Wily, ucciderlo senza usare Energy Tank sembra prossimo all’impossibile. Eccellenti e genialissimi i boss di Skull Castle, invece; due sono un capolavoro di design ed uno richiede una strategia diabolica.

Nonostante i picchi assurdi di difficoltà, comunque, Rockman 2 è molto meglio bilanciato del predecessore, ed offre una sfida ed un divertimento ai massimi livelli. Accompagnati da una grafica superba ed un sonoro meraviglioso ci si immerge facilmente in quest’impegnativo action game, ritrovandocisi, dopo ore di gioco e tanto sudore, a non voler smettere, a voler vedere che cosa succede dopo. E’ significativo che questo possa succedere a quindici anni di distanza dalla pubblicazione del gioco; significa che Rockman 2 è stata una scelta azzardata, ma felicissima. Si tratta di una delle pochissime occasioni in cui Capcom ha puntato al miglioramento effettivo invece che alla riproposizione remixata di elementi già visti e rivisti. Rockman 2 è un perfetto esempio di sequel: aggiunge senza appesantire, migliora senza peggiorare, e mantiene tutto ciò che c’era di buono nel prequel, senza dimenticarsi per strada idee valide. Il successo di questo gioco è meritatissimo e il prodotto è indubbiamente in grado di divertire ancora oggi anche coloro che non sono più disposti a tollerare trappole mortali e ripetizioni ad oltranza di situazioni che richiedono ogni briciolo di concentrazione. Magnifico.

VOTO: 8,5