Autore Topic: [NES] Mega Man  (Letto 2899 volte)

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Offline EGO

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[NES] Mega Man
« il: 23 Set 2004, 03:57 »
C'erano una volta, in un futuro che corrisponde all'incirca al nostro presente, due scienziati, il Dr. Wily e il Dr. Light. Essi crearono due robot di assistenza domestica, chiamati Rock e Roll. In seguito, decisero di creare altri robot che potessero aiutare l'umanità in ambienti in cui l'uomo aveva difficoltà ad operare. Questi 6 robot erano Cutman, il boscaiolo; Gutsman, lo scavatore di miniere; Bombman, il demolitore; Iceman, l'esploratore polare; Fireman, l'esploratore di ambienti vulcanici; e Elecman, supervisore degli impianti elettrici nelle centrali energetiche. Ma il Dr. Wily decise di riprogrammare i robot per conquistare il mondo. Rock e Roll resistettero alla riprogrammazione e Rock, rinominato Rockman, divenne il difensore dell'umanità contro il Dr. Wily e i suoi androidi.

Così, nel 1987, Capcom crea la storia di quel robottino blu che da allora è il suo simbolo, protagonista di un numero enorme di titoli. Una tragica storia di adattamenti ha voluto che il gioco di parole "Rock e Roll" si perdesse nella versione USA e, anche a causa del fatto che Rockman è un nome poco cool e soprattutto chi lo porta non è fatto di roccia, in occidente il nostro eroe divenne e rimase sempre Mega Man. Più cool, più eroico, e con una cover art tra le più agghiaccianti mai viste per NES a sostituire l'allora proibito stile manga originale, rimosso anche dalla schermata del titolo. La cover europea era un pelino migliore, ma non è strano che in pochi si siano filati il primo Mega Man.

Questo primo capitolo contiene già gli elementi fondamentali di tutta la serie: Rockman deve sfidare tutti i Robot Masters, attraversando per raggiungere ognuno uno stage "in tema", ed ogni volta che ne sconfigge uno può in seguito utilizzare la sua arma, almeno finché questa ha dell'energia (ovviamente ricaricabile). In un classico schema sasso-forbici-carta, ognuna delle armi è particolarmente efficace contro un altro Robot Master, e la scoperta dell'"ordine giusto" in cui affrontarli aggiunge un pizzico di strategia. Battuti tutti i robot, Rockman deve affrontare diversi stage nello Skull Castle di Dr. Wily, fino allo scontro finale. Una formula che funziona benissimo da 17 anni e che raramente è stata modificata, semmai ritoccata nei modi più astrusi.

Per un gioco del 1987 Rockman offre una grafica molto avanzata, che fa onore al "high resolution graphics" stampato in copertina. Il livello di dettaglio degli sprite è notevole ed i colori sono usati in modo eccellente, anche se tutto il gioco soffre di un design molto "pesante": basta guardare i famosi aculei letali, che qui sono delle specie di spine di rosa giganti che tappezzano muri e pavimenti, o i mostri più tremendi del gioco, quelle specie di telefoni con un occhio solo che saltellano in giro e fanno malissimo; oppure le scale, blocchi di pioli che vengono scalati con esasperante lentezza. Ma tutto questo è dimenticabile alla luce dell'eccellente design dei nemici, dagli splendidi Robot Masters all'incredibile Yellow Devil nello Skull Castle, uno dei boss più famosi di sempre.

Sotto il profilo sonoro Rockman inizia una tradizione che pone la serie Capcom al di sopra di quasi tutte le produzioni concorrenti, con musiche che si ascoltano una volta e rimangono per tutta la vita. Difficile sentire, su NES, delle melodie più azzeccate, più orecchiabili; è una musica che non si limita ad accompagnare, ma che esige uno spazio da protagonista. E ci riesce alla perfezione.

Vista l'epoca, il gioco si rivela molto impegnativo; i mostri sono difficilissimi da evitare e bisogna farsi strada a forza, e infinite trappole costellano gli stage: baratri senza fondo da attraversare a bordo di infami piattaforme che sparano, fiamme che escono dal pavimento, gli spuntoni che uccidono al tocco e i famigerati blocchi che appaiono e scompaiono, autentico trademark della serie. I Robot Masters, poi, sono letali e se un giocatore abile può ucciderne alcuni senza l'arma giusta, Elecman è una spina nel fianco e nel cuore di molti. Il sistema di controllo è ottimo e  preciso, ma si sente la mancanza di opzioni come la scivolata ed è assolutamente ridicola l'impossibilità di Rockman di abbassarsi, quando Mario lo faceva già nel 1985. Inoltre il gioco sembra eccessivamente punitivo in certi passaggi, e la mancanza di un qualsiasi sistema di ripresa del gioco costringe a ripetere tutto da capo ogni volta che si spegne la console (i crediti sono infiniti). Pecche comunque tollerabili per l'epoca, ed in ogni caso il gioco è così divertente ed appassionante che raggiungere la fine diventa un obbligo morale. In più è possibile sfruttare un bug piuttosto clamoroso per rendere molto più facili le battaglie coi boss, al punto che basta un colpo solo per ciascuno.

Rockman è un titolo originale ed innovativo, un eccellente esempio di action game che miscela l'immancabile azione piattaformica ad un'intelligente componente sparatutto, legandole in un equilibrio magistrale. Sebbene afflitto da difetti piuttosto banali, è probabilmente il miglior titolo NES del 1987 dopo Castlevania, e l'inizio di una storia infinita. Indimenticabile e ancora oggi validissimo.

VOTO: 7