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Come tutte le connessioni wireless, l'antenna emittente e ricevente devono trovarsi preferibilmente in linea di vista. Ciò significa che il segnale e la velocità di connessione decadono drasticamente se fra le due antenne si frappongono ostacoli quali alberi o edifici, ma anche che il verificarsi di pioggia, neve o nebbia, danno luogo a fenomeni di scattering (le gocce d'acqua o di nebbia hanno una dimensione paragonabile alla lunghezza d'onda del segnale trasmesso), che si traduce in un'attenuazione del segnale, la complessità dell'ambiente di propagazione, paragonato alla lunghezza d'onda, causa fenomeni di multipath, cioè nella ricezione di un gran numero di repliche del segnale da parte della stazione ricevente che deve quindi essere in grado di ignorare tali repliche; nel dominio della frequenza tale fenomeno corrisponde ad un'alta selettività del canale radio ed una forte distorsione da esso indotta nei segnali a banda larga, per tale ragione si ricorre alla tecnica di modulazione OFDM. L'OFDM suddivide il segnale in un gran numero (fino ad alcune migliaia) di sottoportanti fra loro ortogonali (cioè con prodotto nullo fra sottoportanti diverse) ognuna delle quali ha una banda stretta.
Aumentando la frequenza e migliorando i protocolli, aumenta la banda mediamente disponibile per gli utenti, ma non muta la stabilità della connessione wireless.
La perdita di informazione davanti a una certa massa aumenta con la frequenza del segnale, e diminuisce con la potenza in antenna. Tanto maggiore è la frequenza, tanto più onde di ampiezza millimetrica portano a una perdita di segnale e di informazione davanti ai più piccoli ostacoli.