La fiera delle illusioni di Del Toro.
Parla di un ambizioso giostraio col talento nel manipolare le persone che tenterà di ingannare persone sempre piú potenti.
In questa scellerato percorso incontrerà una affascinante psicologa che giocherà con le sue stesse carte.
Le scenografie e il cast sono stellari, lui ha quella faccia da schiaffi che è perfetto nel ruolo dell'affabulatore e la Blanchett è tratteggiata in maniera impeccabile, non solo per le sue capacità attoriali, ma proprio in tutto quello che vi disegna intorno il film.
Secondo me perde un pò nella seconda parte ma solo perché la prima è veramente molto bella, per quanto mostri un sacco di spunti fini a se stessi, mi è risultata piú originale, mentre verso il finale il film la chiude anche in fretta su certi personaggi risultando piú di stampo classico.
È un film che parla del potere delle parole, di cosa puoi raggiungere ma anche lasciare indietro grazie alla arte di indovinare le persone, persone che "gridano dal voler farsi scoprire" e a dirgli quello che vogliono sentire.
Certe scene fanno male sapendo che ogni parola è pura illusione, pura speranza vana e vuota per riempire persone che non riescono piú a colmarsi da soli.
Cmq è da vedere, persino a cinema, ha proprio un respiro ampio a livello di immagine che si merita il buio in sala.
Una nota a margine, certi scambi di battute sembrano fatti apposta per diventare meme virali da far girare sull'internet per aver pubblicità gratuita da gente che si esalta per frasi ad effetto.
Sicuramente un male necessario ormai ma un pò dispiace.