Ma non abbiamo un topic su Old?
Molto bello, ricco di dettagli e sfumature, veramente un piccolo capolavoro inaspettato.
Anche per me è un buon film.
Mi ha fatto pensare a come le nostre vite siano dipese dalla nostra durata terrena, a come tutto cambierebbe a durare solo un pomeriggio o poco più.
Non aver tempo di metabolizzare le sconfitte, per esempio è terribile.
Io invece mi sono visto un pò di filmoni, alcuni rivisti dopo un bel pò.
Non avevo mai visto
Ladyhawke, per esempio, e l'ho trovato veramente un bel film, con una trama interessante, idea semplice ma vincente e combattimenti incredibilmente veri, fisici.
Faticosi ma, proprio perché senza effetti speciali, mooolto epici.
Certo, l'interesse si svuota un pò nella parte finale dove sembra che il film abbia finito tutto quello che aveva da dire e quindi si arriva ad un lieto fine inevitabile e prevedibile.
Però da guardare assolutamente.
Al cinema ho recuperato 2 film molto vecchi, uno è
Fino All'ultimo Respiro di Godard, film d'esordio del 1960
E' uno dei 3 film manifesto della Novuelle Vague francese, insieme a
I 400 Colpi di Truffaut e
Hiroshima mon amour di Alain Resnais.
3 film manifesto ma profondamente diversi l'uno dall'altro se non con quella voglia di stupire, creare nuova linfa, scuotere il medium.
Fino all'ultimo respiro è l'anima punk (senza saperlo visto i 15 anni di anticipo) del movimento, dove si pensa più all'ostinazione di volerlo dire qualcosa che alla tecnica ed i mezzi in sè.
Tra l'altro a livello di temi si dice poco e niente (la storia "crime" è stupidissima) ma ogni fotogramma è impregnato da una passione e voglia di fare e vivere di cinema che veramente è impressionante.
E' una pellicola dal fascino indiscutibile in quanto profondamente escapista, chiunque vorrebbe essere uno dei 2 protagonisti nel loro essere così belli e liberi.
Nella lunghissima scena della stanza di albergo sfido chiunque a non voler essere al posto di uno dei 2.
Quindi film naïve ma proprio per il suo esserlo, risulta ancora più miracoloso per la sua riuscita, certificata solo dal fatto che è palese, nonostante la sua pochezza di mezzi e di idee, anche questo sia cinema e Grande Cinema.
Naturalmente
i 400 colpi è più godibile,
Hiroshima Mon AMour si inventava una meccanica nuova (i flashback), qui l'interesse della pellicola è più sul didattico però comunque i 2 protagonisti sono tutt'oggi adorabili e bellissimi e vi giuro che basta per quel poco che dura la pellicola.
Rivisto pure
Fight Club dopo una marea di tempo, film sicuramente importantissimo ma un pò figlio del suo tempo con le frasi ad effetto anche un pò scollegate dal contesto e colpone di scena finale.
Incredibile il ritmo che non rallenta mai soprattutto nella prima parte, in 45 minuti capita di tutto.
Si può riassumere il film nel finale: tragico e devastante, però poco credibile, con una frase ad effetto iconica che ci sta ma non poi così tanto, Where Is My Mind da consegnare ai posteri per sempre e appare anche un cazzone. Geniale questa trovata ma capite che è un pò troppo in 10 secondi di pellicola.
Quindi si, film che pecca nel suo voler essere "troppo" ma sembra inevitabile farlo così, vuoi i tempi, vuoi l'ambizioni.
Comunque rimane un gran bel film.
Filmone invece è
Million Dollar Baby, del buon Clint. Devastante, il tipico film troppo bello per essere vero, dove tutto funziona anche quando cambia bruscamente ritmo e tema, anche quando mette quei personaggini di contorno un pò troppo americani, un pò troppo già rivisti.
Ma dove infatti punta tutto sono sui 3 personaggi principali, ognuno mastodontico nella sua parte, ognuno vero da far male. Si ritorna sul fatto che Eastwood 2 facce c'ha (quella con tante rughe e quella con meno rughe) ma con una faccia del genere ci puoi fare altri 3.000 a film. Lei, è stupenda, tenace e tenera allo stesso tempo, il sogno americano forgiato a fuoco che poi il fuoco brucia spesso si sa.
Anche quando parlano di calzini bucati è un grande film e quindi che gli vuoi dire.
Ultimo film è l'altro grande vecchio che mi sono recuperato al cinema.
Non so come faccio ad essere così fortunato a vivere in una paesino di neanche 30.000 anime, 3 schermi e avere un cinema che proietta questa roba.
C'ho il sospetto di pesanti aiuti statale o di quanto meno di una situazione che non durerà
C'è da dire che quest'anno è chiuso anche un cinema ma era quello di brutte commedie italiane, horror scadenti e film d'azione ammmerrigani, quindi boh magari piano piano le altre 2 sale verranno infettate da stà merda ma per ora non sembra.
Situazione ideale per me ma mi sembra poco probabile durerà, visto che ad oggi abbiamo un film come
L'Arminuta proiettato e non l'ultimo film con Gigi Proietti, che è palesemente una merda, ok, ma sappiamo che viviamo nel mondo reale e i soldi contano.
Comunque il visto è
Effetto Notte di Truffaut, uno dei film più belli della storia del cinema e sicuramente il più bello e definitivo sul tema "cinema del cinema".
Infatti la storia è quella di una troupe cinematografica che gira un film drammatico e si basa sulle vite dei vari attori e tecnici che animano il film.
A livello di trama sia il film che girano i nostri sia le storie vere che si succedono durante le riprese sono semplici ma rese alla grande. E' un normalissimo film drammatico con momenti comici ma tutto è talmente studiato alla perfezione che ogni scena è un capolavoro, tra rimandi ad altri film e il continuo gioco di far vedere come il film cambia la vita reale e come il film cambia le vite personali di chi ci lavora sopra (quando il cinema regna, come si dice nel film).
Ed è ancora più straordinario come tutti i rimandi e gli omaggi siano messi in mostra con una naturalezza spaventosa, come se tutto il lavoro dietro sia inesistente.
I personaggi sono magnifici, sia gli attori sia i tecnici, ognuno perfettamente reso senza troppo minutaggio, bastano 2 battute per descrivere ognuno perfettamente.
Tra l'attrice americana che si è appena ripresa da una crisi di nervi e ha sposato il proprio terapeuta (proprio come fece la Hepburn), o l'attrice italiana ormai invecchiata che risente del tempo che passa (straordinaria lei e naturalmente gli fanno citare Fellini) o l'attore giovane che il destino gli riserva lo stesso fato del suo personaggio del film (sedotto e abbandonato).
Su tutti, il regista, interpretato da Truffat, che gira per il set gestendo tutto, cercando di rispondere ad ogni problematica o richiesta, come un caporeparto di fabbrica a cui viene affidata molte tra le battute cardine come per esempio
"La lavorazione di un film somiglia al percorso di una diligenza nel Far West: all'inizio uno spera di fare un bel viaggio, poi comincia a domandarsi se arriverà a destinazione."Impressionante accorgersi quanto una delle serie che più amo prenda molta da questo film e parlo naturalmente di Boris (praticamente il personaggio di Arianna è uguale a quello del film).
Insomma il film sui film per eccellenza, pieno di roba, di sottotesti ma tutto svolto in maniera impressionamene naturale.
Proprio dicono nel film, senza intoppi, proprio come sono i film sono rispetto alla vita.
Che il cinema è vita, solo molto meglio.