Dillinger E' Morto (1969, Marco Ferreri)
Film di quelli strani che andavano all'epoca, il film mostra la sera di un borghese tra la sua stranita rutine e una vita adagiata. Se fossimo nel 69 con un paio di canne e tanta voglia di cambiare il mondo, perché no. Ad oggi interessantissimo ma qualcosa è andato storto (nel mondo o nell'invecchiamento del film, non so).
L'ultimo Imperatore (1987, Bernardo Bertolucci)
Film che trasuda produzione da ogni poro, penso sia esplicativo che l'oscar per il miglior film lo abbiano consegnato infatti al produttore invece che a Bertolucci. Quindi un film molto impersonale, dove niente deve essere fuori righe, per niente spontaneo. Quindi si, mostruoso, imponente ma la frequenza cardiaca sta a zero.
Mudbound (2017, Dee Rees)
Tipico film Netflix, parte bene, ha ottimi propositi ma dura troppo, si perde a metà e non incide. Ti ha intrattenuto, non sento di aver sprecato il mio tempo a guardarlo. A parte per il fatto che ho sprecato il mio tempo a guardarlo.
I 2 della legione (Lucio Fulci, 1962)
Francio e Ciccio in uno dei loro film più famosi e il primo a fare successo.
E in effetti è un film che non sbaglia nulla nel suo genere, mette tutto quello che ci vuole dagli sheck comici a belle ragazze del tempo passando per i soliti equivoci. Dire che ne faranno altri così è come dire che Adamo è stato il primo uomo ma ne vennero altri.
Dei film di Franco e Cicco di Fulci ho preferito di gran lunga i due 00-2, dirò.
Artiglio Scarlatto (1944, Roy William Neill)
Grandissimo film di Sherlock Holmes. Veramente il tipico film anni 40 perfetto in tutto, che distribuisce pillole di classe e competenza in ogni inquadratura. Ritmi completamente lontani ma comunque riesce ad attirare lo sguardo proprio come la vera magia del cinema riesce a fare. Dura anche poco, quindi tutta l'indagine è bella concentrata e ritmata.
Un Eroe Dei Nostri Tempi (1955, Mario Monicelli)
Praticamente un one-man-show di Sordi interprete di un uomo pavido e vigliacco che finirà invischiato in storie di terrorismo e altre malefatte.
E' il tipico film dove ogni elemento porta a creare ancora più equivoci e sospetti infondati nel protagonista, in uno schema anche troppo semplice (ma che tutt'oggi vediamo). Finale veramente facilone. Di Sordi ho visto di meglio anche senza scomodare Fellini, tipo
I Magliari.
La Ragazza Con La Valigia ( 1961, Valerio Zurlini)
Se in
Io la conoscevo bene c'era la Sandrelli qui c'è la Cardinale, ennesima ragazza negli anni '60 fregata dalla vita e dai sogni di celebrità. Certo è evidente che Pietrangeli era di un altro spessore rispetto a questo Zurlini, che ci presenta a volte un polpettone che si prende troppe pause, troppe deviazioni, troppi personaggi, troppo accento parmense in bocca alla Cardinale. Però alla fine sei curioso di vedere che fine faranno i 2 protagonisti e il finale non è per nulla banale.
Animal Crackers (Victor Heerman, 1930)
Il primo dei film famosi dei fratelli Marx. A vederlo oggi è una puntata di paperissima fatta solo delle scenette che interpretavano Columbro e la Cuccarini, oppure un cinepanettone ma garbato e pieno di idee.
Divertente anche quando manifesta in maniera palese di essere fatto in buona parte di improvvisazione o gli attori seri non riescono a trattenere le risa, ma è talemnte assurdo che non cerca mai la credibilità.
Lo zero comico assoluto, però ho il sospetto che i prossimi film saranno più ambiziosi, perché solo con questo non si entra nella storia come poi faranno. Un pò come se Chaplin si fosse fermato al comunque bello
The Kid.