Qualche recupero nelle amare notti afose:
The Green Book: un film sul razzismo strisciante con precise sfumature messe al punto giusto. Il merito nel film sta nella misura con cui affronta scene potenzialmente scontate e buoniste con il tocco appropriato. Gli interpreti sono eccezionali, elegante Mahershala e carnale Viggo. Alle fine ci si commuove un po', ma per il clima di affetto non esplicitato tra i due.
Bello, davvero.
John Wick 1 e 2: e niente, mi mancavano, col mondo che mi diceva che un'appassionata di action anni '80 come me non poteva non averli visti. In effetti mi perdevo tanta roba, però all'interno dei film di serie B robusti e con un'anima. Il primo ok, carino (anche se dopo 10 minuti dall'inizio stavo quittando per troppo dolore, chi l'ha visto sa perché...) ma è con il secondo che il personaggio esplode alla grande, in particolare con il tema della "taglia".
Il problema sono io e il mio rapporto con Keanu. Un uomo piacevole e stimabile ma che io detesto fisicamente, come capacità recitative e come carisma di scena. Apprezzo il modello "uomo elegante e serafico" ma non mi comunica la letalità di un simile personaggio. Sono certa che tra il modello Schwarzy e un Reeves ci fosse un punto medio di virilità, eleganza e spietatezza. Ma vabbè, promossi comunque, non vedo l'ora di vedere il terzo.
Loro 1: il film su Berlusconi girato da quello che è il Tarantino italiano, Sorrentino, inteso come rapporto tra musica e immagini. Bello come sempre ma un po' troppo volgare nell'indugiare sulla perversione fisica e morale di quel mondo. L'effetto è un po' quello di The Wolf of Wall Street, all'ennesima parata di culi e scene saffiche HO CAPITO di cosa si parli ma stare lì 2 ore e mezza mi sa di compiacimento.
Però quando si concettualizza mi è piaciuto, soprattutto quando si attribuisce a Berlusconi la responsabilità del decadimento dei valori degli ultimi 20 anni. Bravissima Elena Sofia Ricci.
Curiosa per la seconda parte, che mi è stata descritta come più a fuoco.