e di sera mi sono sparato for the first time, Amores Perros di Innaritu.
Tarantiniano oltremodo per la struttura, deve tantissimo a Pulp Fiction, tanto che è stato definito il Pulp Fiction messicano(e tutti e due devono molto, di converso, a Kubrick e a rapina a mano armata).
Amores Perros è un film che gioca molto sui salti temporali, in questa struttura ciclica che dopo due ore e mezza chiude tutte le storie senza problemi. E' complicato farlo con grazia, Inarritu ci riesce alla grandissima. Filmone, lo possiamo dire. Il titolo significa, letteralmente "amore cani", ma in giro sulla rete ho scovato anche una definizione meno letterale che indica gli "amori bastardi". Violentissimo(consiglio di mancarlo a chi ha un rapporto particolare con i cani, ne vengono maciullati a bizzeffe con gli incontri clandestini), sporco, profondamente messicano.
I personaggi si toccano, le vicende di tutti sono collegati con nodi insondabili, ma il film è idealmente diviso in 3 macro episodi, tutti molto belli da seguire, anche se ho una particolare predilezione per il primo e l'ultimo, vuoi perchè ci sta Gabriel Garcia Bernal, vuoi per i temi trattati nell'ultimo. E' un film, alla luce di quanto appena detto, che riesce a parlare a tutti: ai giovani speranzosi, a chi ha sulle spalle un matrimonio, e chi vive un esistenza ai margini per necessità, per forza di cose. Colonna marmorea l'amore, vissuto con tradimento, con odio, con bisogno, come si può ben vedere dal trailer.
Il film è datato 1999, quindi, se come me, ancora non lo avete ancora visto, rimediate possibilmente presto, perchè è una perla rara. E vi farà vedere con occhi diversi Inarritu se prima lo avete "snobbato" per colpa di film un po' meno riusciti come 21 grams.